Si aggravano le condizioni del Papa. “Prognosi riservata” l’esito del bollettino di questa sera sulle condizioni di salute del Papa, ricoverato al Policlinico Gemelli da 9 giorni per una polmonite bilaterale. “Le condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo”, si legge nel bollettino odierno, riportato da Agensir, in cui si apprende che “questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi”. “Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia associata a un’anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni”, si legge ancora: “Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona, anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”.
ll Papa è in cura da una settimana per una polmonite bilaterale al Policlinico Gemelli di Roma. In un briefing con i giornalisti, i medici hanno spiegato: “Non è allettato, non è attaccato ai macchinari, mantiene il suo buonumore e ha sempre voluto che dicessimo la verità”. Ancora: “La malattia cronica rimane, il Papa lo sa, ha detto ‘Mi rendo conto che la situazione è grave’”. Rimarrà ricoverato “almeno tutta la prossima settimana”
La Sala stampa vaticana in mattinata aveva fatto sapere che l’ultima notte è “trascorsa bene” per il Pontefice. Per Bergoglio, 88 anni, colpito da una polmonite bilaterale, emersa in seguito alle complicanze di un’infezione polimicrobica, continuano quindi le cure. Il bollettino medico diffuso nella serata del 20 febbraio parlava di condizioni cliniche “in lieve miglioramento”. Tra oggi e domani si capirà come sta reagendo alla nuova terapia.
Nel briefing, i medici hanno subito messo in chiaro che “non ci sono cose non dette”. “Il Papa ha sempre voluto che dicessimo la verità”, ha spiegato il professore Sergio Alfieri, riferendosi ai bollettini diramati in questi giorni. Ha aggiunto che il Pontefice “mantiene il suo buonumore”. E fa battute. L’altro giorno gli ho detto: ‘Buongiorno Santo Padre’. E lui mi ha risposto: ‘Buongiorno santo figlio’. Tanto per dire”, ha raccontato il professor Alfieri.