venerdì 2 Maggio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

Ciente ustionato dal tè: Starbucks condannata a risarcirlo con 50 milioni

Starbucks, la catena statunitense di caffetterie, è stata condannata a risarcire con 50 milioni di dollari un uomo che ha subito gravi ustioni e danni permanenti, dopo che una contenitore di tè bollente gli è caduta addosso in un drive-through in California. La vicenda viene raccontata su The Voice of New York dalla giornalista Zoe Andreoli.

L’incidente, avvenuto nel febbraio 2020 in un punto vendita di Exposition Park a Los Angeles, ha provocato bruciature di terzo grado e lesioni ai nervi della vittima, Michael Garcia. Seppure una giuria abbia ritenuto la multinazionale responsabile di negligenza per non aver garantito la sicurezza dei clienti, l’azienda ha respinto qualsiasi responsabilità, definendo la sentenza “eccessiva” e annunciando l’intenzione di fare appello.

Garcia, aveva appena ritirato un vassoio con le bevande dal barista, quando uno dei bicchieri, non correttamente sigillato, si è rovesciato cadendogli in grembo una volta sollevato. La causa sostiene che il cameriere non abbia apposto la chiusura a uno dei recipienti nel trasportino, provocando la fuoriuscita del liquido bollente e causando le gravi ferite oltre ai danni ai genitali. Le ustioni hanno lasciato a Garcia cicatrici permanenti, derivate da diversi interventi chirurgici, un dolore cronico e un disturbo da stress post-traumatico.

L’avvocato Nicholas Rowley ha dichiarato che la vita del suo assistito è cambiata per sempre: “Nessuna somma di denaro potrà mai annullare il danno subito, ma questo verdetto è un passo fondamentale per ritenere Starbucks responsabile della sua disattenzione alla protezione dei clienti e del suo rifiuto di assumersi la responsabilità”.

Un portavoce della catena ha espresso solidarietà per Garcia, ma ha contestato l’addebito, dichiarando che l’azienda non ritiene di essere colpevole. “Abbiamo intenzione di fare appello. Abbiamo sempre rispettato i più alti standard di sicurezza nei nostri negozi, compreso il trattamento delle bevande calde”.

Prima del processo, Starbucks aveva proposto un risarcimento di 3 milioni di dollari all’infortunato, successivamente aumentato a 30 milioni per evitare il contenzioso. Tuttavia, Garcia aveva rifiutato l’offerta, pretendeva scuse ufficiali, una revisione delle politiche interne e l’implementazione di un protocollo per tutelare i clienti dalle bevande calde prima della loro consegna. Starbucks ha deciso di rifiutato queste condizioni, quindi la giuria ha deliberato di concedere al querelante l’intero importo richiesto.

Non è la prima volta che il noto marchio si trova a fronteggiare cause legali per incidenti simili. Nel 2018, un giovane californiano aveva subito ustioni piuttosto gravi dopo che del tè caldo gli era stato versato addosso mentre ritirava un ordine. Anche una donna di Denver aveva citato in giudizio Starbucks per un incidente analogo che le aveva provocato importanti lesioni oltre alla morte del suo cane.

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