(pda) – Impegnata a farci respirare il fumo della propaganda – guerra, ponti tra Usa e Europa, tregue, trattative e tante armi – la maggioranza di Destra ha sotterrato alcuni problemi che assillano buona parte di quell’Italia un tempo nerbo del Paese, resiliente e orgogliosa di esserlo. Sono il lavoro, i salari e gli stipendi, la crisi della produzione industriale che si trascina da mesi, il trattamento disumano dei migranti, l’indecorosa umiliazione degli insegnanti, dell’istruzione e della cultura, l’appiattimento sugli interessi di chi ha già tanto e punta ad avere tutto. Un Paese che fatica perfino a respirare: che corre, si arrabatta, si ingegna di suo ma che è visibilmente già esausto.

A doverci ricordare che sotto il fumo della propaganda si cela l’inettitudine del governo e della sua mediocre classe dirigente, e che nel puntare tutto sui massimi sistemi si finisce solo per nascondere la difficile quotidianità delle famiglie e dei giovani, sono le parole del presidente della Repubblica Mattarella, l’unico che – spazientito dai fiumi di retorica riversati in questi mesi sulle nostre povere teste – abbia detto pane al pane e vino al vino. Con quel sottofondo costante che sembra scomparso dalle  nostre vite, in realtà  sempre ben presente nella mente e nei bisogni di tutti: il lavoro, il progresso.

Domani, Primo Maggio, si celebra una festa che da tempo fa registrare colpevoli assenze di strategia, progetti, innovazione e cultura. Il Concertone non basta a incanalare la protesta, gli slogan che sentiremo dal palco di San Giovannie alla fine saranno solo voci che gridano nel deserto. Restano in piedi e in buona forma coloro che, con buona dose di furbizia, riescono a nascondere l’inquietudine dietro miserevoli statistiche che vorrebbero disegnare – complice anche una parte consistente dell’informazione – un’Italia dinamica, in movimento, con lo sguardo al nuovo e al futuro, in realtà aggrappata a quel poco che resta di una stagione agli sgoccioli. Perdippiù con all’orizzonte le nubi di una politica di restaurazione, nei diritti e negli spazi di libertà.

Mattarella ci ha anche ricordato, a proposito delle troppe tragedie sui luoghi di lavoro che il lavoro stesso “alla base della Costituzione è progresso, non può essere morte”. Che bella parola il progresso, oggi soccombente nella filiera della produzione talmente complicata da risultare difficile nel venirne a capo.

I salari reali troppo bassi sono una grande questione – Mattarella dixit le famiglie sono in difficoltà: a marzo 2025 sono dell’8% inferiori rispetto a quelli di gennaio 2021″. “Inaccettabile l’indifferenza per le morti sul lavoro”. “Scandaloso il caporalato, da contrastare il trattamento ingiusto degli immigrati”.

Composto nelle forme e duro nei contenuti il discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha parlato nell’azienda BSP Pharmaceuticals di Latina per la visita organizzata in occasione del Primo Maggio.

“Quella delle morti sul lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione.  E’ evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori. Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo Maggio unitario.

“Si affacciano nuovi rischi, derivanti dalle prospettive di ampio ricorso ai dazi, antica forma di prove di forza, che possono ostacolare il diritto all’accesso alle cure, alla salute, per ogni popolo del mondo, specialmente i più poveri e fragili. Prospettive che, inoltre, producono effetti negativi sull’economia globale. Effetti che possono interpellare anche il nostro Paese”, ha detto Mattarella.

“Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso. Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia”.

Secondo Mattarella “il confronto tra le parti sociali, il dialogo favorito dalle istituzioni, è stato nella nostra storia – con intese dal valore epocale – un volano di progresso civile, sociale, economico”. “Il dialogo tra imprese e sindacati ha molti ambiti in cui può svilupparsi. Conviene sempre investire nel dialogo, aiuta a raggiungere mete di progresso, come è stato con l’invenzione, nel secolo scorso, dello Stato sociale. E’ questo un tema fondamentale nell’agenda pubblica”.

“Il trattamento dei migranti – con salari che, secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), risultano inferiori di un quarto rispetto a quelli dei connazionali – se non con fenomeni scandalosi come il caporalato, va contrastato con fermezza. Il carattere della nostra società è a misura della dignità della persona che lavora, anche per rispettare l’articolo 36 della nostra Costituzione.

“Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano” ci ha ricordato Papa Francesco nella benedizione pasquale, il suo ultimo messaggio”. Così ancora il Capo dello Stato.

*****

LA FOTO. Pranzo su un grattacielo, il Rockfeller Center di New York, a 250 metri di altezza. E’ stata scattata, forse da Charles C. Ebbets, il 20 settembre del 1932 e pubblicata sull’Herald Tribune.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui