mercoledì 28 Maggio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

NANNI MORETTI attacca Netanyahu: “Quanti palestinesi devono ancora morire perché tu sia soddisfatto?”

Cresce in tutto il mondo l’indignazione contro Netanyahu e il governo israeliano. Il tentativo di sminuire la crudeltà dell’occupazione della Striscia di Gaza accusando di antisemitismo chi critica Israele di antisemitismo non regge più. Presenta lati perfino patetici di chi non ha altri argomenti per giustificare un genocidio. Dure critiche arrivano, infatti, anche dal mondo ebraico che non può certo essere accusato di antisemitismo o antisionismo.
Anche Nanni Moretti rompe il silenzio sulla guerra a Gaza. In un post pubblicato su Instagram, il regista ha espresso la sua ferma condanna per le azioni del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu. “Ma quanti palestinesi devono ancora morire perché tu sia soddisfatto e finalmente la smetta?”, ha scritto Moretti rivolto al primo ministro israeliano.
Un intervento netto, quello del cineasta romano, recentemente operato al cuore, che si unisce alle voci – sempre più numerose – del mondo culturale e artistico che chiedono un cessate il fuoco e una presa di posizione più chiara da parte della comunità internazionale. Il silenzio di parecchi media su quanto sta avvenendo in Palestina è ormai davanti agli occhi di tutti e non si può più tacere. Netanyahu ha l’obiettivo di fare della Striscia di Gaza un deserto, altro che lotta al terrorismo di Hamas. E su tutto grava il sospetto che il primo ministro d’Israele abbia un bisogno estremo della guerra per evitare elezioni e anche per arginare le accuse di corruzione che pesano sul suo caòpo.
Un altro episodio di goffi attacchi della Destra italiana a chi avanza critiche e s’indigna per tutto ciò che avviene a Gaza, si è avuto ieri sera nella trasmissione Accordi & Disaccordi sulla 9. La giornalista Rula Jebreal ha fatto fare, a detta di molti osservatori, una figuraccia a Italo Bocchino. Bocchino, probabilmente ignorando che parte della famiglia di Rula è ebrea e che lei è nata proprio in Israele, si è giocato la carta dell’antisemitismo: “Non ti ho mai sentita condannare Hamas, hai un profondo antisemitismo, non ti ho mai sentita dire che l’esistenza di Israele non può essere in discussione”.
Un attacco strumentale, che ha provocato la reazione della Jebreal: “Ma lei è ubriaco o è pazzo? Lei accusa me di antisemitismo, si vergogni. Ho parte della famiglia fatta di ebrei scappati dalla Germania. Lei sta usando la questione dell’antisemitismo per delegittimare un tema portato avanti anche da ebrei israeliani ed ebrei americani. Lei è una vergogna umana, un lobbista di merda”. E ancora: “Sono nata in Israele. Israele è il mio Stato, è il mio governo. Lei da italiano mette in discussione l’esistenza dell’Italia? Quello che lei dice è veramente assurdo. Hamas ha compiuto crimini contro l’umanità e per questo vanno processati i suoi membri, non sterminati tutti quanti i palestinesi”.

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