giovedì 29 Maggio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

QUALITA’ DELLA VITA / Bene l’Emilia, ma presto scompariranno i bambini e (al Sud) i giovani

Bolzano, Gorizia e Lecco sono le tre province italiane dove più alta è la qualità della vita per tre categorie di cittadini: giovani, anziani, bambini. La classifica stilata dal Sole 24 Ore, presentata al Festival dell’Economia di Trento è stata pubblicata stamani sul quotidiano economico. Comprende 15 indici di valutazione per ciascuna delle tre categorie. Si notano però, nell’analisi delle previsioni demografiche (di per sè indicatori di benessere), percentuali negative per quanto riguarda i bambini che nel giro di alcuni anni avranno in Italia un decremento del 15,9% con punte di -18,9% al Centro e -12,7% al Nord. Preoccupanti i dati dei giovani che nel Sud sono destinati a scendere nella proiezione al 2033 del 10,4% (un vero spopolamento), mentre valutazioni positive sono previste al Nord (+6%) e al Centro (+3,6%).
Per i giovani (18-35 anni)  la città con indici più alti di benessere è Gorizia, seguita da Bolzano e Cuneo; per i bambini, prima è Lecco che precede Siena e Aosta, mentre per gli over 65 in testa è Bolzano prima di Treviso e Trento. Nel complesso, abbiamo l’immagine di un Paese fragile e con una forte separazione tra Centro e Nord, e la città meridionali.
Le città dell’Emilia Romagna e delle province confinanti sono presenti in varie posizioni di primo piano, mentre il Sud si conferma l’anello debole del nostro Paese. Le sue città sono in coda alle classifiche.Trapani chiude la graduatoria degli anziani, Caltanisetta quella dei bambini. Negli indici del benessere giovanile a fare compagnia al Sud sono le città metropolitane: Roma è soltanto al 107esimo posto, Napoli al 104esimo, Milano al 101esimo e Torino al 90esimo. C’è da dire che a penalizzare parecchio i giovani nelle grandi città sono gli affitti che incidono per più del 35 per cento sul redditro medio. Per gli anziani, le statistiche ufficiali ci dicono che aumenta il consumo dei farmaci antidepressivi (+3,6%) e per le malattie croniche (+1,6%). Triste, infine, il dato che riguarda il numero delle persone anziane che vivono sole: sono in costante aumento.

LE PREVISIONI DEMOGRAFICHE

Il trend della popolazione italiana residente tra il 2023 e il 2033 non dispensa ottimismo.

I BAMBINI (da 0 a 14 anni) avranno un decremento del 15,9% (così diviso: -12,7% al Nord, -18,9% al Centro, -18,5% al Sud);

I GIOVANI (da 15 a 38 anni) -0,3% (così diviso: +6,0% al Nord, +3,6% al Centro,  -10,4% al Sud). In questo caso le proiezioni statistiche indicano un drastico e preoccupante spopolamento del Sud;

GLI ANZIANI (over 65) +18,2% ( così diviso: +18,4% al Nord, +17,6% al Cengtro, +18,3% al Sud).

QUALITA’ DELLA VITA: I GIOVANI (18-35 anni)

E’ Ferrara la città emiliana più in alto in classifica: quinta. Precede Forlì Cesena (8), Ravenna (9), Piacenza (23esima), Parma (43), Modena (48), Bologna (57), Rimini (64), Reggio Emilia (79). Questi gli indicatori che danno la rappresentazione delle valutazioni: la disoccupazione giovanile, gli affitti (semi-centro), gli spettacoli, lavoro trasformato a tempo indeterminato, gap affitti centro periferia, concerti (qui le due città in testa sono Ravenna e Forlì Cesena), lavoro soddisfacente, quoziente di nuzialità, amministratori comunali under 40, imprenditoria giovanile, età media al parto, percezione di insicurezza, laureati (Bologna è seconda in Italia), aree sportive (Ferrara è in testa per quanto riguarda i metri quadrati per giovane residente) e incidenti stradali notturni.

QUALITA’ DELLA VITA: ANZIANI (OVER 65)

In questa categoria Ferrara è soltanto 35esima. In testa tra le città emiliane è Parma (9), poi Ravenna (18), Bologna (27), Piacenza (28), Forlì Cesena (30), Reggio Emilia (31), Modena (32), Ferrara (35), Rimini (59). Gli indicatori: speranza di vita a 65 anni, geriatri, pensioni di vecchiaia, farmaci per malattie croniche, posti letto nelle Rsa, pensionati (Ferrara è al secondo posto in Italia dopo Biella), farmaci per depressione, spesa sociale per anziani, orti urbani (Ravenna e Parma sono rispettivamente al secondo e terzo posto nel Paese), farmaci per obesità, servizi sociali comunali, biblioteche, infermieri non pediatrici, persone sole, inquinamento acustico.

QUALITA’ DELLA VITA: I BAMBINI (0-14 anni)

Soltanto Bologna e Ravenna compaiono nelle posizioni di testa dei vari indicatori per questa categoria. Ravenna è 13esima, davanti a Bologna 17esima, Parma (25) Modena (27), Ferrara è 39esima, Forlì Cesena (56), Reggio Emilia (60), Piacenza (68), Rimini (85). Gli indicatori che hanno determinato tale graduatoria: tasso di fecondità, competenza alfabetica inadeguata, spazio abitativo, spesa sociale per famiglie e minori (qui Bologna è terza in Italia dopo Trieste e Bolzano), retta mensa scuola primaria, relazioni sociali, verde attrezzato (Ravenna è al secondo posto nel nostro Paese), scuole con mensa, pediatri, servizi comunali per l’infanzia (Bologna è seconda), indice sport e bambini, competenza numerica non adeguata, progetti Pnrr per l’infanzia, delitti denunciati a danno dei minori.

A cura di PdA su dati del Sole 24 Ore

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