mercoledì 30 Luglio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

BAJANI vince il Premio Strega 2025 / Il governo vuole Cinecittà come nuova sede

Con 194 voti, Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con ‘L’anniversario ‘(Feltrinelli). Già vincitore del Premio Strega Giovani 2025 e già finalista al Premio Strega e Campiello nel 2021 con ‘Il libro delle case’, sempre edito da Feltrinelli, Bajani mette a nudo ne ‘L’anniversario’, tra romanzo e autofiction, i micidiali intrecci di una famiglia opprimente con un doppio passo: “Da un lato il racconto dell’inferno domestico, dall’altro il distacco di chi pensa ‘di tutto questo posso dire la mia versione’. L’idea della fuga sta sempre dentro l’idea della colpa”, ha spiegato l’autore.

“Sono ventidue anni che pubblico libri. Gratitudine a quelli che hanno creduto in me, i lettori, gli editori. Quest’anno sono i 60 anni della Feltrinelli che ha creduto in me”, ha detto Bajani, emozionato bevendo dalla bottiglia del liquore Strega. “La letteratura è contraddire la versione ufficiale” ha aggiunto.

Nella foto, da sinistra: Andrea Bajani, Nadia Terranova, Paolo Nori, Elisabetta Rasy e Michele Ruol
La classifica finale. Alle spalle di Bajani, secondo posto per Elisabetta Rasy con 133 voti per ‘Perduto è questo mare’ (Rizzoli) in cui a tenere la scena sono un padre sognatore e un grande amico e scrittore, Raffaele La Capria. Mentre Nadia Terranova, per la seconda volta finalista allo Strega, si è dovuta accontentare del terzo posto per ‘Quello che so di te’ (Guanda), 117 voti, in cui indaga sulla bisnonna Venera che ha vissuto l’esperienza del manicomio per 11 giorni nel 1928. Quarto Paolo Nori, con ‘Chiudo la porta e urlo’ (Mondadori), 103 voti, in cui le poesie di Raffaello Baldini diventano racconto e non molto distante al quinto posto (erano ex aequo in cinquina) l’anestesista esordiente Michele Ruol con Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa), 99 voti, in cui racconta il lutto entrando nell’intimità dei personaggi attraverso le impronte lasciate sugli oggetti.
Lo Strega a Cinecittà?. La serata finale che è stata preceduta da tensioni tra gli organizzatori e il governo, tentato di proporre Cinecittà come sede per l’edizione 2026, anniversario degli 80 anni.
Sulla premiazione al Ninfeo del Museo etrusco di Villa Giulia a Roma hanno pesato anche gli strascichi delle polemiche della vigilia tra gli organizzatori e il ministro della Cultura Giuli.
Assente per impegni istituzionali a Berlino, Giuli aveva sottolineato “di non aver ricevuto nessun libro” e aveva ironizzato: “da Amico della Domenica sono diventato nemico della Domenica” facendo riferimento alla giuria del premio. Ma il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi, prima della diretta su Rai3, condotta da Pino Strabioli, ha rassicurato: “Oggi abbiamo mandato i libri dei finalisti al ministro Giuli e da Berlino ha ringraziato tramite il suo ufficio”.

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