Una tragica vicenda è stata rievocata stamani davanti al tribunale di Bologna. E’ la morte di una ragazzina di appena 13 anni, Aurora Tila, spinta dal suo fidanzato dal balcone del settimo piano dove lei viveva per farla cadere. La ragazzina nell’estremo tentativo di salvarsi si era aggrappata alla ringhiera, ma il fidanzato quindicenne l’avrebbe colpita più volte alle mani per farla precipitare a terra, riuscendoci. Il fatto è avvenuto il 25 ottobre scorso a Piacenza.
Stamani è stato deciso che il ragazzo non sarà processato con il rito ordinario, ma con rito abbreviato condizionato, però, all’audizione di due consulenti medico legali. Il ragazzo è imputato per omicidio aggravato dallo stalking. I giudici del tribunale dei minori di Bologna hanno accolto la richiesta avanzata dall’avvocato del 15enne. Il collegio ha così ribaltato la decisione del gup Chiara Alberti, che il 26 giugno scorso aveva rigettato la prima richiesta di procedere con rito abbreviato condizionato presentata dalla difesa dell’imputato. Il processo riprenderà il 10 settembre, quando saranno sentiti i due consulenti della difesa e si svolgerà il confronto con il perito del pubblico ministero.