Un esposto è stato presentato all’Ordine dei giornalisti del Lazio contro Maurizio Molinari, ex direttore della Repubblica, per violazioni della deontologia professionale. Molinari avrebbe rivolto pubblicamente accuse non provate e offensive nei confronti di Francesca Albanese, dal 2022 relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.
L’esposto è firmato dall’avvocato cassazionista cagliaritano Carlo Augusto Melis-Costa. “Con la presente -vi si legge- si desidera sottoporre alla Vostra attenzione un episodio incompatibile con i principi deontologici della professione giornalistica. Ci si intende riferire alle recenti dichiarazioni rilasciate da Maurizio Molinari relative alla figura della dottoressa Francesca Albanese, in particolare in merito a presunti finanziamenti ricevuti da Hamas e addirittura a titoli professionali ed accademici falsi.
Tali affermazioni, veicolate anche attraverso l’emittente Rai News 24, presente la giornalista Giuseppina Testoni, sono apparse gravemente accusatorie, prive di fondamento documentale pubblico e potenzialmente diffamatorie. Sia il segretariato generale dell’Onu, sia l’Unione Europea hanno rese pubbliche le proprie forti e decise smentite”.
L’esposto così prosegue: “A differenza di ciò che dice Molinari, a proposito della dottoressa Albanese, nella forma, vergognosa, di un ‘relata refero’ (cioè, di pettegolezzo), l’ex direttore di Repubblica Maurizio Molinari, in un video su Rainews24, sia il portavoce di Guterres, sia l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Turk, sia il Presidente del Consiglio dei diritti umani, difendono le funzioni svolte dalla relatrice speciale, e respingono fermamente la decisione americana di sanzionarla. Si è mossa anche l’Unione Europea, a difesa delle funzioni svolte dalla dottoressa Albanese”.
Conclude Melis-Costa: “E’ da ritenere che le dichiarazioni di Molinari abbiano leso non solo la reputazione della dottoressa Albanese, ma anche la credibilità dell’informazione giornalistica, scavalcando la soglia della verifica e dell’imparzialità a cui ogni professionista del settore dovrebbe attenersi. Confido che l’Ordine vorrà valutare se tali dichiarazioni rappresentino una violazione del codice deontologico e se vi siano gli estremi per l’avvio di un procedimento disciplinare a carico del giornalista in questione”.
L’APPELLO DEI GIURISTI
Anche un gruppo nutrito di legali e giuristi chiede all’Ordine di intervenire: “Abbiamo assistito, con crescenti sconcerto ed indignazione, a un’intervista rilasciata dall’ex direttore di Repubblica Maurizio Molinari, che attacca la Relatrice speciale sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, con argomentazioni di stampo nettamente diffamatorio, quali il preteso finanziamento da parte di Hamas, il presunto ‘antisemitismo’, accusa oramai mossa senza misura e vergogna a chiunque osi criticare il governo israeliano, e perfino l’insinuazione di gravi e ipotetiche divergenze, mai in realtà emerse, tra Francesca Albanese e il Segretario delle Nazioni Unite Guterres, peraltro a sua volta vittima di accuse e attacchi di questo genere”.
“Siamo con ogni evidenza di fronte a un tentativo, sia pure maldestro, di vera e propria ‘moral assassination’ che si accompagna alle misure coercitive unilaterali recentemente decretate nei confronti di Francesca Albanese da parte del governo statunitense. La Relatrice Speciale viene attaccata per aver rivelato, in modo coraggioso e scientificamente inappuntabile, le molteplici responsabilità, sia di governi, a partire ovviamente da quello israeliano, che di imprese multinazionali, che sono dietro all’attuale massacro del popolo palestinese a Gaza, che va più propriamente definito ‘genocidio’ ai sensi della Convenzione del 1948 delle Nazioni Unite in materia”.
Aderiscono: Ileana Alesso, Cesare Antetomaso, Michela Arricale, copresidente del Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia ( CRED), Martina Bianchi, Angela Maria Bitonti, Nadia Buso, Vincenzo Caponera, Carlo Cappellari, Matteo Carbonelli, Annalisa Carli, Marco Cavallone, Lorenza Cescatti, Kiran Chaudhuri, Elisa Costanzo, Simonetta Crisci, Aurora D’Agostino, copresidente Associazione nazionale giuristi democratici ( GD), Maurizio de Stefano, Matilde Di Giovanni, Roberto Di Giovanni, Veronica Dini, Attilio Doria, Francesca Doria, Giuliana Doria, Maria Esposito, Giorgio Fontana, professore ordinario di Diritto del lavoro, Andrea Matteo Forte, Fausto Gianelli, Claudio Giangiacomo, Ugo Giannangeli, Nicola Giudice, Marzia Guadagni, Luca Guerra, Alessandro Iannelli, Roberto Lamacchia, copresidente Associazione nazionale giuristi democratici ( GD), Enrico Lattanzi, Aaron Lau, Joachim Lau, Valerio Maione, Fabio Marcelli, ricercatore senior presso l’Istituto di studi giuridici internazionali del CNR e copresidente del Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia (Cred), Marco Melano, Paolo Mauriello, Carlo Augusto Melis-Costa, Ezio Menzione, Alberta Milone, Liana Nesta, Gilberto Pagani, Valentina Pieri, Roberta Pierobon, Barbara Porta, Paola Regina, Emanuele Ricchetti, Silvia Ricci, Francesco Romito, Dario Rossi, Flavio Rossi Albertini, Elisabetta Rubini, Libertà e Giustizia, Arturo Salerni, Luca Saltalamacchia, Paolo Solimeno, Sonia Sommacal, Armando Sorrentino, Barbara Spinelli, copresidente dell’Associazione europea dei giuristi e delle giuriste per la democrazia e i diritti umani nel mondo, Salvatore Tesoriero, Enrico Tonolo, Francesca Trasatti, Agnese Usai, Maria Teresa Vallefuoco, Francesca Venditti, Gianluca Vitale, Luca Vuolo, Nazzarena Zorzella, Alessandra Algostino, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale presso l’Università di Torino, Paola Altrui, giurista, Margherita Cantelli, giurista, Riccardo Cardilli, professore ordinario di Diritto romano all’Università di Roma Due, Fabrizio Clementi, già dirigente ANCI, Luigi Daniele, professore associato di Diritto internazionale Università del Molise, Micaela Frulli, professoressa ordinaria di Diritto internazionale Università di Firenze, Domenico Gallo, già senatore e già magistrato, Teresa Lapis, giurista, Samuele Marcucci, giurista, Triestino Mariniello, professore ordinario di Diritto penale internazionale presso la Liverpool John Moores University, Ugo Mattei, professore di diritto civile Università di Torino e di Diritto internazionale e comparato Università della California, Chantal Meloni, professoressa associata di Diritto penale Università di Milano, Gianluca Schiavon, giurista, Eugenio Zaniboni, professore associato di Diritto internazionale Università di Foggia, Maurizio Acerbo, già deputato, Stefania Ascari, deputata, Michela Becchis, professoressa associata di Storia dell’arte medievale all’Università di Chieti, Sandra Bonsanti, Presidente emerita di Libertà e Giustizia, Giuseppe De Cristofaro, senatore, Roberta De Monticelli, già professoressa ordinaria di Filosofia della persona Università San Raffaele di Milano, Emilio De’ Capitani, già segretario Commissione Libertà Civili (Libera) Parlamento Europeo, Francesca Ghirra, deputata, Luisa Morgantini, già vicepresidente Parlamento europeo, Daniela Padoan, scrittrice e presidente di Libertà e Giustizia, Silvia Petrucci, architetto, Widad Timimi, scrittrice, Presidente dell’Associazione Ioien “che io possa andare oltre