giovedì 18 Settembre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

FERRARA / Liberiamo Piazza Ariostea

di Claudia Zamorani

— Domenica 21 settembre alle ore 16 si terrà a Ferrara, in Piazza Ariostea, un pic-nic per sensibilizzare la città sui danni che la prolungata e asfissiante chiusura della piazza provoca ai residenti. Sono previsti l’intervento della guida turistica Emanuela Mari e la successiva lettura pubblica della risposta che la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio ha dato alla petizione che accompagnava la raccolta di firme – promossa da un gruppo di cittadini esasperati – che ha fatto registrare molte adesioni.

Piazza Ariostea è un bene comune, parte dell’identità di Ferrara. Oggi la sua vivibilità è messa a rischio da eventi come il Ferrara Summer Festival che comportano una serie di problemi che contrastano con il diritto alla salute, al riposo e alla vivibilità della città.  I residenti, ma non solo, hanno reagito con una raccolta di firme e una manifestazione che puntano a sensibilizzare la popolazione sulle varie conseguenze che i prolungati concerti determinano per i residenti nella zona di Piazza Ariostea: Rumore notturno prolungato; vibrazioni negli edifici storici; strade e parcheggi bloccati per giorni; disagi quotidiani per famiglie, bambini, anziani e residenti. Ecco il testo della petizione sottoposta alla Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

Piazza Ariostea – si legge nella petizione – è uno dei luoghi simbolo della città di Ferrara: un bene comune, un contesto residenziale, storico e delicato, parte integrante dell’identità cittadina. Negli ultimi anni, la scelta di ospitare eventi musicali di grande portata e forte impatto – come il Ferrara Summer Festival – ha trasformato profondamente la vivibilità del quartiere, generando rumore eccessivo fino a tarda notte, ostacolando l’accessibilità, e compromettendo il diritto al riposo, alla salute e alla vita quotidiana dei residenti (art. 659 c.p.).
In aggiunta a ciò:
il rumore generato durante i concerti non solo penetra con forza all’interno delle abitazioni, ma provoca vibrazioni percepibili anche in edifici storici e fragili, con possibili danni strutturali, anche ai monumenti
gli accessi pedonali e veicolari vengono bloccati per giorni, rendendo difficile la vita quotidiana, soprattutto a chi ha difficoltà motorie o esigenze sanitarie
i residenti non trovano parcheggio mentre aree privilegiate vengono riservate ai partecipanti degli eventi
il posizionamento delle transenne e delle barriere durante le ore diurne crea pericolo e disagio alla circolazione, su strade molto trafficate a causa della riduzione della sede stradale e della visibilità
i servizi essenziali, come consegne, raccolta rifiuti, trasporti e interventi tecnici, vengono spesso interrotti o ritardati
la piazza, bene pubblico e cuore del quartiere, viene chiusa al pubblico per settimane, privando giovani, famiglie e bambini di tutta la città di uno spazio ricreativo fondamentale proprio nei due mesi di maggior utilizzo, e diventando accessibile solo a chi paga e partecipa agli eventi
• i cittadini non vengono coinvolti né adeguatamente informati dall’amministrazione.
In considerazione di ciò, noi cittadine e cittadini residenti nel Comune di Ferrara chiediamo che in futuro piazza Ariostea sia esclusa dalla programmazione di eventi ad alto impatto e prolungati nel tempo, come il Ferrara Summer Festival, o analoghi eventi che comportino per tutto il quartiere, i suoi abitanti, gli edifici, gravi prolungati e insostenibili disagi.

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