giovedì 2 Ottobre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

ISRAELE / Netanyahu all’Assemblea semivuota dell’Onu: “Dobbiamo finire il lavoro contro Hamas”

All’inizio del suo discorso all’Assemblea Generale Onu – durato circa 40 minuti – Netanyahu con una mappa della Regione in mano, ha riassunto l’azione dell’esercito israeliano di questi ultimi mesi contro i suoi nemici. “Israele ha martellato gli Houthi, schiacciato la grande parte di Hamas, paralizzato Hezbollah”, ha detto.

Mentre il primo ministro israeliano stava per cominciare il suo discorso all’Assemblea generale dell’Onu, al palazzo di Vetro, a New York, decine di rappresentanti sono usciti dalla sala in segno di protesta.

Il premier israeliano rivolgendosi alla comunità internazionale e ai media ha attaccato anche l’Autorità palestinese che dice “è corrotta alla radice”. “Riconoscere la Palestina incoraggia i terroristi”, ha avvertito. “I palestinesi non credono in soluzione a 2 Stati e non vogliono questa soluzione”. Uno Stato palestinese vicino a Gerusalemme dopo il 7 ottobre sarebbe come “dare uno Stato ad al Qaida a un chilometro da New York dopo l’11 settembre”. “Questo è completamente folle. Non lo accetteremo mai”, ha aggiunto.

“L’anno scorso da questo podio ho mostrato questa mappa del terrore dell’Iran che sta rapidamente sviluppando un programma nucleare e di missili balistici. Questi non solo rischiano di distruggere Israele ma mettono in pericolo gli Usa”. In merito alle capacità nucleari dell’Iran, Netanyahu ha esortato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a ripristinare le sanzioni snapback. “Dobbiamo rimanere vigili. Dobbiamo mantenere la massima lucidità. Non dobbiamo permettere all’Iran di ricostruire la sua capacità nucleare militare”, ha aggiunto. “Le scorte di uranio arricchito dell’Iran devono essere eliminate”. Infine, Netanyahu ha elogiato la collaborazione con il presidente statunitense Donald Trump. “Il presidente Trump e io abbiamo promesso di impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari e abbiamo mantenuto quella promessa”, ha osservato il leader israeliano.

Quindi ha ricordato i successi di Israele contro l’Iran, gli Houthi in Yemen, in Siria e contro i leader di Hamas a Gaza. Un accordo di pace con il Libano è a portata di mano: “Se il governo prosegue con il disarmo di Hezbollah, possiamo raggiungere una pace stabile”. “Una vittoria su Hamas renderà pace possibile con paesi arabi e musulmani”, ha detto.

Il premier si è rivolto anche agli ostaggi detenuti a Gaza attraverso gli altoparlanti sistemati nella Striscia “nella speranza – ha detto – che sentano mio messaggio: “Non vi lasceremo soli e non avremo pace finchè non vi riporteremo a casa”.

Poi si rivolge ad Hamas: “”Deponete le armi, lasciate andare il mio popolo, liberate gli ostaggi, tutti e 48, ora. Se lo farete, vivrete, altrimenti Israele vi darà la caccia”. Per poi aggiungere, “se Hamas accetta le nostre condizioni, la guerra può finire immediatamente. Gaza sarà smilitarizzata, Israele assumerà il controllo della sicurezza e un’autorità civile sarà istituita dai cittadini di Gaza e da altri impegnati nella pace con Israele”.

“Israele accusato di aver deliberatamente affamato la popolazione di Gaza, Israele sta deliberatamente nutrendo la popolazione di Gaza”. Netanyahu ha accusato Hamas di rubare gli aiuti e di rivenderli a prezzi altissimi. Su questo punto ha fornito anche cifre: Hamas e altri gruppi hanno rubato l’85% degli aiuti arrivati a Gaza. Netanyahu ha inoltre affermato che dall’inizio del conflitto a Gaza sono state portate due milioni di tonnellate di aiuti, una tonnellata per ogni abitante di Gaza ha ribadito.

E’ sulla controversa accusa di genocidio il premier scandisce: “L’accusa di Genocidio è infondata”. Le critiche a Israele su Gaza sono “bugie antisemite”, ha detto. Netanyahu ha inoltre negato di star obbligando ai palestinesi di lasciare Gaza: “Per caso i nazisti  chiedevano gentilmente agli ebrei di andarsene? – ha chiesto – Ora vorrei porvi una domanda semplice, una domanda logica: Un Paese che sta commettendo un genocidio, implorerebbe la popolazione civile che  dovrebbe essere il suo obiettivo di mettersi al riparo?. Noi  stiamo cercando di farli uscire e Hamas sta cercando di tenerli  dentro” la Striscia di Gaza. Netanyahu ha spiegato che l’esercito israeliano sta osservando regole di ingaggio molto stringenti per non colpire civili, cosa riconosciuta da esperti militari, e che il rapporto tra civili uccisi è molto basso rispetto a guerre recenti come quella in Afghanistan. Netanyahu ha spiegato che è Hamas a trattenere nelle zone di guerra i civili e ad usarli come scudi umani.  Il primo ministro ha quindi spiegato che Israele  sta facendo “tutto il possibile” per ridurre al minimo le vittime civili.

L’ex primo ministro britannico Tony Blair vorrebbe un ruolo nella gestione di Gaza dopo la guerra nell’ambito del piano di pace del presidente Usa Donald Trump. Lo sostiene il Financial Times. Blair ha discusso della gestione postbellica di Gaza con Trump, che ha presentato questa settimana nuove proposte per un cessate il fuoco a Gaza.

La proposta Trump prevede la costituzione di un comitato palestinese per amministrare la Striscia, con la supervisione di un organismo di supervisione internazionale. Uno dei componenti di questo organismo dovrebbe essere Blair. Un’altra fonte sentita dal FT ha detto che all’ex capo del governo di Londra verrebbe affidata la presidenza dell’Autorità internazionale transitoria a di Gaza. I paesi europei e arabi sono contrari all’idea di questo tipo di organismo, perché ritengono che marginalizzerebbe i palestinesi e mancherebbe di legittimità agli occhi dei gazawi. “Siamo molto vicini ad un accordo a Gaza che libererà gli ostaggi e porterà la pace”. Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca, dopo il lungo discorso di Benjamin Netanyahu all’Assemblea Generale Onu

 

 

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