sabato 25 Ottobre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LA DISTRUZIONE DEL LAVORO // Entro il 2033 Amazon sostituirà con i robot mezzo milione di dipendenti

Amazon si accinge a sostituire migliaia di lavoratori con i robot. Stando a documenti consultati dal New York Times, la crescita della forza lavoro in tutto il mondo di Amazon – un milione e 200mila dipendenti, triplicata nel giro di sette anni – potrebbe arrestarsi nel giro di poco e in una forma rivoluzionaria

L’azienda sembra essere pronta a sostituire, infattio, centinaia di migliaia di  dipendenti con automi. Il colosso della logistica prevede che l’automazione permetterà di ridurre le assunzioni di oltre 160.000 persone entro il 2027. In alcune strutture pensate per consegne ultra-rapide, l’obiettivo è quello di creare magazzini con una presenza umana minima, arrivando ad automatizzare fino al 75% delle operazioni. Secondo le stime, entro il 2033 l’automazione potrebbe eliminare oltre 600.000 posti di lavoro soltanto negli Stati Uniti.

L’obiettivo di Amazon è implementare sistemi robotici su larga scala, ottimizzando il picking, l’imballaggio e la logistica, con un impatto potenziale di oltre mezzo milione di posti di lavoro. I piani di automazione fanno parte di una strategia più ampia volta a contenere i costi e aumentare la produttività. Secondo le stime, ogni articolo lavorato comporterebbe un risparmio di circa 30 centesimi lungo l’intero processo, dal picking alla consegna. Già oggi l’azienda di Jeff Bezos utilizza già centinaia di migliaia di robot e secondo l’azienda, i lavoratori del futuro saranno i tecnici che li controlleranno e gestiranno. Tuttavia, è difficile immaginare che questa transizione possa avvenire senza sacrifici, con una reintegrazione completa dei lavoratori licenziati che sia priva di vittime collaterali.

I piani di Amazon – va da sè – potrebbero rivoluzionare il lavoro industriale e fare da modello per altre grandi aziende come Walmart o UPS. Secondo Daron Acemoglu — professore al MIT di Boston e premio Nobel per l’economia, citato dal sito FanPage – quando Amazon riuscirà a rendere l’automazione redditizia, altre aziende seguiranno il modello. “Potremmo assistere a una delle maggiori trasformazioni occupazionali del Paese: un grande datore di lavoro che diventa, complessivamente, un distruttore di posti di lavoro”, ha spiegato il docente al New York Times.

 

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