David Mazzucchi *
— Chiuse le urne del voto anticipato, New York si prepara all’elezione del sindaco in diretta martedì 4 novembre e i sondaggisti sono in fibrillazione cercando di trarre informazioni dai dati. l totale dei voti anticipati nelle elezioni , quest’anno, è più che quadruplicato rispetto ai dati del 2021.
735.317 newyorkesi hanno votato in anticipo nei nove giorni fino domenica. Nelle elezioni del 2021, le prime elezioni con voto anticipato dopo la sua introduzione nel 2019, il totale era stato di 169.486. La Commissione Elettorale riferisce che Brooklyn ha registrato il totale più alto con 243.737 voti, seguita da Manhattan (212.679), Queens (166.519), Bronx (58.661) e Staten Island (53.721).
Abbinando questi totali al numero totale di registrazioni per elettore secondo i dati dello Stato, si ottiene un’idea approssimativa dell’affluenza per distretto. Il 18% dei circa 1,15 milioni di elettori registrati di Manhattan ha votato in anticipo, il 14,5% ha fatto lo stesso a Brooklyn (1,67 milioni di elettori registrati) e il 12,2% nel Queens (1,35 milioni). Nonostante non abbia registrato il totale complessivo più basso, solo il 7% degli elettori si è recato alle urne nel Bronx (789.568), mentre Staten Island (337.196) ha registrato un tasso di affluenza del 15,7%, superiore a quello di Brooklyn e Queens, nonostante il totale complessivo fosse basso.
Zohran Mamdani, candidato vincitore delle primarie democratiche, ha trascorso parte della domenica parlando a una congregazione di fedeli ad Harlem, Andrew Cuomo ha fatto lo stesso nel Bronx. “Non faccio molte cose bene nella vita”, ha detto Cuomo alla congregazione della Union Grove Missionary Baptist Church. “È meglio non sentirmi cantare. O vedermi ballare. O giocare a golf. Ma so come far funzionare il governo. So come apportare cambiamenti. Lo faccio da quando avevo 18 anni”.
Mamdani ha parlato alla First Corinthian Baptist Church e poi si è unito ad alcuni dei migliaia di volontari della sua campagna per fare propaganda, ponendosi l’ambizioso obiettivo di bussare a 200.000 porte in un giorno. La campagna ribelle del deputato socialista-democratico ha messo in luce le fratture all’interno dell’establishment del suo partito, con il leader della minoranza alla Camera Hakeem Jeffries che ha dichiarato alla CNN che Mamdani non è il futuro del partito, mentre la governatrice Kathy Hochul lo ha invece sostenuto, affermando che “questo è il partito in questo momento”.
A Mamdani intanto è arrivato l’appoggio dell’ex presidente Barack Obama, che non ha dato endorsement ufficiali ma gli ha telefonato, ha scritto il New York Times, offrendosi come “punto di riferimento” per il futuro in una chiamata durata circa mezz’ora. Obama, che si pone come il regista del futuro democratico, è impegnato a sostenere la campagna elettorale dei candidati alla carica di governatore in Virginia e nel New Jersey.
Curtis Sliwa, il candidato repubblicano, ha trascorso parte della domenica facendo campagna a Brighton Beach, dicendo agli elettori che, indipendentemente dal risultato, intende candidarsi di nuovo: “Guiderò l’opposizione reale. È questo il senso della politica. Non si scappa. Non ci si nasconde”.
Senza lo spoglio dei voti fino al giorno delle elezioni, è difficile determinare quale candidato stia beneficiando maggiormente di questi dati. Alcuni analisti hanno osservato che la bassa affluenza nel Bronx potrebbe danneggiare Andrew Cuomo, che ha ottenuto il suo più forte sostegno proprio lì durante le primarie. Anche l’alta affluenza a Staten Island sarà da tenere d’occhio una volta che i voti saranno stati conteggiati, dato che sia Cuomo che Sliwa hanno fatto campagna elettorale: il secondo cercando di mobilitare la sua base repubblicana, il primo cercando di convincerla a votare invece per lui.
L’ultimo sondaggio mostra Mamdani in vantaggio su Cuomo con il 41% contro il 34%, mentre Sliwa è terzo con il 24%. Cuomo potrebbe trarre vantaggio dal fatto che gli elettori del voto anticipato sono in maggioranza over 55 anni (51%), un gruppo che lo favorisce nonostante il vantaggio complessivo di Mamdani, secondo i sondaggi, mentre gli elettori di età compresa tra i 25 e i 34 anni che hanno portato alla vittoria il 34enne membro dell’Assemblea a giugno sono solo il 16%.
La base di Cuomo nel Partito Democratico potrebbe dargli una spinta, ma negli ultimi giorni della campagna elettorale l’ex governatore democratico ha cercato il sostegno degli elettori di destra in tutta la città, nella speranza di sottrarre consensi a Sliwa; si è recato più volte nelle ultime due settimane nella roccaforte repubblicana Staten Island e ha trovato il tempo per partecipare a programmi radiofonici di destra e alla Fox News. Ha anche puntato maggiormente sulle questioni care a quel blocco elettorale, sottolineando nei suoi annunci e nelle sue dichiarazioni pubbliche il suo piano di assumere altri 5.000 agenti di polizia.
In una città dove i democratici registrati sono sei volte più numerosi dei repubblicani, resta da vedere se Cuomo riuscirà ad attrarre un numero sufficiente di questi elettori senza alienarsi una parte consistente dell’elettorato che si oppone fermamente a Donald Trump e si aspetta che i leader della città combattano le sue politiche.
* The Voice of New York
