Il prezzo della benzina continua a crescere, lento ma inesorabile, e lo stesso fa quello del diesel, che dal mese di gennaio 2026 salirà ancora più in alto, per effetto dell’aumento sulle accise già inserito nel testo della bozza della Legge di Bilancio. I listini dei carburanti tornano quindi a pesare di più sulle tasche degli automobilisti: alla data del 3 novembre, il prezzo medio della verde in modalità self ha superato la soglia di 1,7 euro al litro, toccando punte di oltre 2,3 euro al litro in modalità “servito” su alcuni impianti della rete autostradale. Il diesel si assesta su 1,643 euro al litro.
È il Codacons a mettere insieme i dati, elaborando i numeri forniti quotidianamente dal governo (si trovano sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ed evidenziando come in 11 regioni d’Italia il costo medio della benzina abbia in realtà già superato la media di 1,7 euro al litro. Oltre alla provincia autonoma di Bolzano, dove si aggira intorno a 1,760 euro/litro, i territori con i prezzi in media più elevati in modalità self sono:
- Basilicata – benzina a 1,734 euro al litro;
- Provincia di Trento – benzina a 1,734 euro al litro;
- Calabria – benzina a 1,730 euro al litro;
- Sicilia – benzina a 1,725 euro al litro;
- Puglia – benzina a 1,721 euro al litro;
- Valle d’Aosta – benzina a 1,719 euro al litro;
- Liguria – benzina a 1,718 euro al litro;
- Friuli-Venezia Giulia – benzina a 1,712 euro al litro;
- Sardegna – benzina a 1,711 euro al litro;
- Molise – benzina a 1,706 euro al litro.
- I territori dove la verde è ancora sotto (o entro) la soglia di 1,7 euro al litro sono invece i seguenti, a partire dal prezzo medio più basso e andando a crescere:
- Toscana – benzina a 1,685 euro al litro;
- Lazio – benzina a 1,686 euro al litro;
- Piemonte – benzina a 1,687 euro al litro;
- Veneto – benzina a 1,687 euro al litro;
- Lombardia – benzina a 1,690 euro al litro;
- Marche – benzina a 1,690 euro al litro;
- Lombardia – benzina a 1,690 euro al litro;
- Emilia-Romagna – benzina a 1,692 euro al litro;
- Umbria – benzina a 1,693 euro al litro;
- Abruzzo – benzina a 1,698 euro al litro;
- Campania – benzina a 1,700 euro al litro.
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Guardando alla rete autostradale, sempre sulla base dei dati pubblicati dal Mimit il 3 novembre, i prezzi in modalità “servito” hanno già superato la soglia psicologica dei 2,3 euro al litro su un impianto della A21 Torino-Piacenza, dove la benzina viene venduta a 2,349 euro al litro. Sono 2,299 gli euro al litro anche in alcuni distributori ubicati sulla A1 Milano-Napoli e sulla A4 Torino-Trieste. Va detto che comunque la media generale della verde in modalità servito, guardando ai dati elaborati dalla Staffetta, è di 1,843 euro al litro.
I rincari da gennaio 2026, la Manovra e le accise. Il Codacons ricorda, come anticipato, che il quadro è destinato a cambiare a breve. Da gennaio scatterà un nuovo aumento sul gasolio, per effetto delle norme inserite nella Manovra finanziaria per il prossimo anno. L’obiettivo è allineare le accise sulla benzina e sul diesel, portandole entrambe a 0,6729 di euro al litro. Significa che quella sulla benzina calerà (ora supera la soglia fissata per il futuro), mentre quella sul diesel salirà.
Di quanto aumenterà il diesel dal gennaio: le stime. Ecco quindi che l’accisa sulla benzina, ora di 0,7134 euro al litro, si abbasserà di 4,05 centesimi. Quella sul diesel invece crescerà dello stesso importo. Il Codacons sottolinea che, considerata anche l’Iva al 22%, la Legge di Bilancio porterebbe un pieno di gasolio da 50 litri a costare 2,47 euro in più rispetto ad oggi, con un maggior esborso su base annua, ipotizzando due pieni al mese, da +59,3 euro ad autovettura. A essere interessate dalla misura sarebbero circa 16,6 milioni di automobili diesel sull’intero parco auto circolante italiano. Ma se si considera anche l’incremento da 1,5 centesimi scattato lo scorso maggio, il rincaro complessivo sul gasolio raggiunge quota 3,38 euro a pieno, in su di 81,1 euro all’anno. Il gasolio risulta essere più caro sempre sulla A21 Torino-Piacenza: 2,289 euro al litro (dati fermi al 2 novembre).
