giovedì 6 Novembre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

ARRESTATO ALMASRI, il torturatore rispedito in Libia con l’aereo di Stato

La procura generale libica ha ordinato l’arresto di Almasri  “per tortura dei rifugiati e la morte di uno di loro sotto tortura”. E ancora: “La Procura ha spiegato che Anjim è accusato di aver violato i diritti dei detenuti nell’Istituto Centrale Correzionale e Riabilitativo di Tripoli, provocando la morte di un detenuto”. A supportare l’accusa ci sarebbero decine di segnalazioni ricevute da detenuti che “sostenevano di essere stati sottoposti a tortura e trattamenti crudeli, inumani e degradanti”. Di qui la misura presa con l’accusa di omicidio e tortura. Il 18 gennaio, la Corte Penale Internazionale aveva emesso un mandato di arresto per Almasri “per diverse accuse, tra cui quelli che ha classificato come crimini di guerra, come omicidio e stupro, e altri crimini classificati come crimini contro l’umanità, in particolare omicidio volontario e persecuzione”.

Immediate le reazioni dal fronte politico di opposizione: i leader dei diversi partiti puntano all’unanimità il dito contro il governo per quella che etichettano come una figuraccia internazionale. Sul tema invece per il momento ministri e maggioranza prendono tempo. “Non me sto occupando”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani risponde ai cronisti che gli chiedono un commento all’arresto in Libia di Almasri.

Elly Schlein: “Le autorità libiche hanno ordinato l’arresto di Almasri, per tortura e omicidio. Lo stesso criminale che Meloni, Nordio e Piantedosi hanno liberato e riaccompagnato a casa con un volo di Stato, dopo che la magistratura e le forze dell’ordine italiane lo avevano fermato nel nostro Paese per il mandato d’arresto della Corte Penale internazionale. Evidentemente per la procura in Libia il diritto internazionale non vale ‘solo fino a un certo punto’, come per il governo italiano. Questa è una figura vergognosa a livello internazionale per cui il governo deve chiedere scusa agli italiani”.  “Mentre il governo italiano ha fatto liberare e fuggire un criminale responsabile di omicidi, stupri e torture, persino la Libia dimostra di essere più avanti dell’Italia nella difesa della legalità; ha aggiunto il capogruppo del Pd in commissione e giustizia della camera, Federico Gianassi.

Per Giuseppe Conte, leader dei 5 Stelle, il governo Meloni è stato uimiliato. “Alla fine Almasri, un torturatore con accuse anche per stupri su bambini, è stato arrestato in Libia. Invece la nostra premier e i nostri ministri lo hanno fatto rientrare a casa con voli di Stato, con la nostra bandiera, calpestando il diritto internazionale e la Corte Penale internazionale, il cui Statuto a tutela dei diritti è stato firmato a Roma. Ora diranno che anche la Procura generale in Libia è un nemico del Governo? Che vergogna per la nostra immagine. Non è questa l’Italia”.

“Per torture ed abusi ordinato l’arresto di Almasri a Tripoli. Evidentemente sarà consegnato alla Corte Penale Internazionale. Insomma quello che Nordio, Piantedosi e Mantovano hanno impedito a gennaio, violando la legge , ora accade in Libia. Un po’ di vergogna dalle parti di Palazzo Chigi, no eh?”. Lo scrive su X Nicola Fratoianni di Avs.

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