mercoledì 19 Novembre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

SARAJEVO / Ricchi cecchini italiani pagavano per uccidere donne e bambini. “Tra i killer un banchiere di Trieste”

Safari Sarajevo. Arrivano conferme dell’ex agente bosniaco sui ricchi personaggi che avrebbero partecipato all’uccisione di donne e bambini a Sarajevo: “Anche italiani tra i cecchini del weekend” è l’accusa al vaglio della magistratura milanese che potrebbe portare a sviluppi clamorosi. e sconvolgenti.

Ecco un video-documentario che riassume la sconvolgente vicenda dei cecchini del weekend impegnati nei safari umani mnella martoriata Sarajevo. Tutto è cominciato dalle testimonianze davanti al Tribunale per i crimini di guerra in Olanda per proseguire con la denuncia dello scrittore italiano Gavazzeni autore di una denuncia alla Procura della Repubblica di Milano.

Sarajevo, 1992: durante l’assedio dell’esercito serbo-bosniaco durato quattro anni e costato la vita a migliaia di persone l’incubo degli abitanti erano i cecchini. Appostati sulle colline che circondano la città i militari sparavano su uomini, donne e bambini. Ma non erano solo soldati serbi: c’erano anche “i cecchini del weekend”, stranieri che pagavano per potersi unire a loro e sparare con fucili di precisione sugli abitanti. Tra loro, secondo l’esposto presentato dallo scrittore Ezio Gavazzeni che ha indotto la procura di Milano ad aprire un’indagine per “omicidio volontario plurimo aggravato da motivi abietti e crudeltà”, anche cittadini italiani.
Erano in gran parte, secondo le prime testimonianze, militanti o simpatizzanti di estrema destra provenienti anche da Russia e Stati Uniti. Si riunivano a Trieste e da lì sarebbero stati condotti sulle colline intorno a Sarajevo da dove sparavano con fucili di precisione sulla popolazione, preferendo colpire bambini e donne. Una feroce mattanza di esseri umani su cui sta ora indagando la magistratura milanese. Gavazzeni avrebbe già individuato alcuni cecchini italiani e di aver fornito il loro nome alla Procura. Sarebbe accertato da varie fonti che i killer avrebbero pagato cifre enormi per partecipare al safari, addirittura fino a 100mila euro. Secondo Gavazzeni, tra i cecchini del weekend ci sarebbe un ricco banchiere di Trieste,  oltre a quattro facoltosi imprenditori e professionisti in grado di pagare le cifre necessarie per essere ammessi alla mattanza di essere umani innocenti. Tutti appassionati di armi e della caccia.

L’INTERVISTA A GAVAZZENI

Una vicenda sconvolgente, raccontata già nel 2022 nel documentario Sarajevo Safari” del regista sloveno Miran Zupanic e confermata da ufficiale in pensione dei servizi segreti dell’esercito bosniaco.

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

CATEGORIE ARTICOLI

Articoli recenti