L’Agenzia Reuters ha anticipato la notizia, rilanciata in Italia dall’Agi, secondo cui a Milano è stata avviata un’indagine per una presunta evasione fiscale e di contrabbando da parte del colosso mondiale dell’e-commerce. L’indagine sulle transazioni commerciali e l’importazione di prodotti dalla Cina è condotta dalla Guardia di Finanza.
Per ora una perquisizione – scrive l’Agi -disposta dalla procura di Milano che ha emesso un decreto nell’ambito di un fascicolo con l’ipotesi di presunta evasione fiscale a cui si aggiunge quella di contrabbando che avrebbe commesso Amazon nell’importazione dall’estero di prodotto destinati alla vendita in Italia. La notizia è stata anticipata da Reuters.
Le indagini riguardano – secondo l’ipotesi degli inquirenti – la violazione della norma tributaria sulla tassazione Iva delle merci proveniente dall’area non comunitaria, in particolare dalla Cina. Le attività delegate al Nucleo di polizia economico-finanziaria della gdf di Monza sono state eseguite in due hub del colosso di Jeff Bezos.
Due gli hub passati al setaccio dala guardia di finanza di Monza e dall’Agenzia delle dogane che hanno sequestrato 5mila prodotti nel polo logistico di Cividate al Piano, in provincia di Bergamo, (nella foto) e acquisito materiale informatico nella sede di viale Monte Grappa a Milano. I magistrati milanesi sospettano che nella movimentazione in Italia di prodotti arrivati dalla Cina non sarebbero stati pagati né l’Iva né i dazi doganali.
