martedì 16 Settembre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

BLITZ degli studenti Pro Palestina all’Università di Pisa: contuso un docente

Un gruppo di studenti pro Palestina ha fatto irruzione stamani in un’aula del Polo Piagge all’Università di Pisa interrompendo una lezione del dipartimento di scienze politiche, tenuta dal professor Rino Casella, docente associato di diritto comparato, definito sui social degli studenti per la Palestina, che hanno postato foto e video dell’accaduto, come “professore sionista”. L’insegnante ha provato a opporsi senza riuscirvi e l’aula è stata occupata. Stando a quanto si è appreso, Casella è andato al pronto soccorso per alcune contusioni subite nel tentativo di impedire il blitz e poi si è recato in questura a sporgere denuncia.

Sul profilo Instagram degli studenti per la Palestina di Pisa si legge: “Stamattina le lezioni non sono iniziate nella tranquillità della routine, perché non c’è niente per cui stare tranquilli. Con le bandiere della Palestina, i pugni stretti per la rabbia dettata dalle notizie che ci arrivano da Gaza e la voce alta siamo entrate nelle aule del Polo Piagge. Abbiamo fermato le lezioni” e “mentre entravamo nelle aule per informare di quanto accaduto nelle ultime ore a Gaza City ci siamo imbattuti in un professore sionista che in ogni modo ha tentato di non far entrare la voce solidale con la Palestina nella sua aula. Abbiamo deciso di occupare la sua lezione, annullandola, e prendere tutto lo spazio di cui la Palestina ha in questo momento bisogno”.  Gli studenti hanno annunciato per stasera alle 20 in piazza XX settembre un corteo cittadino “e ci prepariamo a scioperare ovunque il 22 settembre per bloccare tutto”.    Quanto accaduto è stato condannato da Azione Universitaria, gruppo di Destra, che parla di “un fatto di estrema gravità: un gruppo di facinorosi dei collettivi di sinistra ha fatto irruzione in un’aula, interrompendo una lezione e aggredendo il professore”.

 

Si tratta di “un atto vergognoso, violento, intimidatorio, che calpesta i diritti degli studenti e trasforma l’Università in un campo di battaglia: solidarietà al professor Casella, vittima di questo vile attacco, e condanniamo senza appello i metodi mafiosi dei collettivi, incapaci di confrontarsi con le idee, cercano di imporre le loro posizioni con la prepotenza e la violenza, perché questa non è politica, ma criminalità”.

“Le Università non sono zone franche dove è consentito interrompere lezioni o aggredire professori. Quanto accaduto all’ateneo di Pisa è intollerabile per una società che si riconosce nei valori della democrazia e irricevibile per una comunità accademica, come quella pisana e italiana tutta, aperta, libera e inclusiva. Esprimo la mia più sincera vicinanza a tutta la comunità dell’Università di Pisa e al professor Rino Casella. Sono al suo fianco. Colpire la libertà accademica significa attaccare il cuore della nostra democrazia: dobbiamo difenderla tutti, senza se e senza ma”. Così la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in un post su X.

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