giovedì 9 Ottobre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

BOLOGNA / Corteo dei Pro-Pal: scontri, idranti e barricate nel centro storico

Finisce a scontri e barricate in centro a Bologna il discusso sit in convocato dai Giovani palestinesi per celebrare la ricorrenza del 7 ottobre e la ‘Resistenza’ palestinese. Il presidio, vietato dalla Questura , ha visto l’intervento della Polizia a pochi secondi dall’inizio del presidio. Poi ci sono stati fronteggiamenti, con la Polizia schierata che aveva chiuso tutti gli accessi alla piazza, un mini corteo fino a piazza Maggiore e poi l’ordine della Polizia di lasciare la piazza: “Corteo non autorizzato, lasciate la piazza alla spicciolata“, hanno detto le forze dell’ordine al megafono rivolte agli attivisti. Ma l’invito non è stato accolto. E così ci sono stati scontri, la Polizia ha usato gli idranti per disperdere i manifestanti che poi si sono riversati nella zona universitaria e hanno dato vita a barricate ribaltando cassonetti in strada. A un certo punto della serata, un’auto della Polizia rimasta bloccata in mezzo ai manifestanti è stata presa a calci.

Pochi secondi, il tempo di pronunciare poche parole al megafono, e interviene la Polizia a fermare tutto. Dura una manciata di istanti. Comincia un acceso confronto tra attivisti, i giornalisti presenti e gli stessi poliziotti, che nel frattempo ‘circondano’ il Nettuno, mentre un cordone su via Rizzoli sorveglia la situazione. In piazza Maggiore però sono presenti altri attivisti accorsi, circa 300, che urlano “vergogna” e chiedono di aprire un varco per far svolgere il presidio.

Le Forze dell’ordine hanno aperto un varco nei cordoni e sta facendo uscire manifestanti cheerano rimasti sotto al Nettuno questa sera a Bologna per il presidio indetto dai Giovani Palestinesi che era però stato formalmente vietato. Dopo lo stop del presidio per opera degli agenti, alcuni attivisti erano comunque rimasti sotto la fontana del Nettuno mentre gli altri erano rimasti tagliati fuori dagli agenti: ora appunto i manifestanti si stanno ricongiungendo in piazza Maggiore al grido di “Palestina libera”, ma anche intonando i cori “corteo, corteo”.

Prima un mini-corteo sul crescentone di piazza Maggiore poi lo stop delle Forze dell’ordine: si sviluppa così l’iniziativa degli attivisti confluiti questa sera nel cuore di Bologna.  I manifestanti si sono mossi su piazza Maggiore ma all’altezza dell’incrocio via Archiginnasio-via Orefici si sono trovati la strada sbarrata dagli agenti e dai mezzi delle Forze dell’ordine: nel fronteggiamento continuano a riecheggiare i cori “corteo corteo” e “fateci passare“.

Di nuovo agenti in tenuta antisommossa da una parte e manifestanti dall’altra: è stallo a Bologna dove il centro città è stato invaso dagli uni e dagli altri per la manifestazione indetta dai Giovani Palestinesi per il 7 ottobre e poi vietata. Dopo il fronteggiamento sotto il Nettuno, la scena si ripete in via Archiginnasio all’incrocio con via Orefici dove dal megafono gli agenti annunciano: “Corteo non autorizzato, lasciate la piazza alla spicciolata“. E il corteo arretra allora verso il crescentone di pazza Maggiore.

Scontri tra manifestanti e Forze dell’ordine in via Rizzoli all’altezza di piazza Re Enzo: gli agenti si sono fatti avanti spingendo con gli scudi, sono volate manganellate ed è stato usato l’idrante per disperdere chi ancora era rimasto in piazza stasera per la manifestazione dei Giovani Palestinesi per il 7 ottobre (formalmente vietata).
Poco prima c’era stato un altro fronteggiamento in uscita da piazza Maggiore verso via de’ Pignattari tra agenti e manifestanti; un megafono, sponda attivisti, li aveva invitati a indietreggiare dicendo anche se si stava cercando di capire da dove uscire.

In via Rizzoli a Bologna, dopo gli scontri, i manifestanti che hanno accolto la chiamata a scendere in piazza dei Giovani Palestinesi per il 7 ottobre, sono stati fermati dalle Forze dell’ordine, tra la strada e la fontana del Nettuno. Poi è stato aperto un varco e gli attivisti si sono dritti vero le Due torri in corteo cantando “Bella ciao”. Strattonato un cameraman. Dopo gli scontri e dopo che i manifestanti sono arrivati alle Due torri, le ultime file degli attivisti, incalzati dagli agenti vicini, sono stati praticamente spinti in Strada Maggiore. Qui ci sono stati momenti di grande tensione e nonostante fosse stato dato il segnale di non intervenire, è partita una carica da parte del Reparto mobile che si sono messi a manganellare in ordine sparso. I manifestanti si sono allontanati. Nella calca una manganellata ha colpito un giornalista. Successivamente c’è stato un lancio di oggetti contro gli agenti e sono stati create della barricate di cassonetti dell’immondizia in Strada Maggiore.

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