lunedì 16 Giugno 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

CALABRIA / Indagato per corruzione il presidente della Regione Occhiuto

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è indagato per corruzione dalla procura di Catanzaro. A rivelarlo, con un video, è stato lo stesso presidente: “Per la prima volta nella mia vita ho ricevuto un avviso di garanzia. Mi dicono nell’ambito di un’inchiesta più ampia che coinvolgerebbe più persone, ma ho ricevuto un avviso di garanzia per corruzione”. Non si sa quale sia la vicenda che vede protagonista il governatore calabrese, che è anche il vicesegretario nazionale di forza Italia.

Sono indagate anche altre quattro persone. L’avviso di garanzia è stato consegnato venerdì dalla Guardia di finanza. L’indagine sarebbe partita da alcune inchieste pubblicate da Enrica Riera sul quotidiano Il Domani in cui si faceva riferimento agli affari tra Occhiuto e un suo collaboratore. Le Fiamme gialle, coordinate dalla Procura di Catanzaro, avrebbero condotto una serie di accertamenti che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Occhiuto, di un suo collaboratore e di altre tre persone. La grana giudiziaria riguarda anche un fedelissimo del governatore, il manager Paolo Posteraro, oggi capo segreteria di Matilde Siracusano, sottosegretaria del governo Meloni e compagna del presidente della Regione. Non si conoscono ancora i contorni dell’inchiesta.

Occhiuto si dichiara estraneo a qualsiasi fatto contestato: “In questi anni ho gestito la Regione con un rigore assoluto, non ho mai fatto niente che si avvicinasse neppure lontanamente all’ipotesi di corruzione”. Quindi il presidente va all’attacco: “Solitamente si dice: ‘Sono sereno, confido nella magistratura’. Sono sereno un piffero, perché essere iscritto nel registro degli indagati per me è una cosa infamante: è come se mi avessero accusato di omicidio”.

Occhiuto è stato eletto presidente della Calabria nel 2021 e ricopre anche il ruolo di commissario dalla sanità calabrese. Titolare del fascicolo d’inchiesta è il sostituto procuratore Domenico Assumma. Né Occhiuto né la Procura hanno però rivelato quali siano i contenuti dell’inchiesta e neppure se riguardi il suo ruolo come presidente della Regione o come commissario della sanità. Vicesegretario nazionale di Forza Italia, Occhiuto aveva tutte le carte per puntare a traguardi politici sempre più ambiziosi e nelle scorse settimane aveva ipotizzato la possibilità di ricandidarsi per un secondo mandato.

 

Nel video pubblicato Occhiuto si rivolge ai magistrati: “Ma io non faccio come quelli che quando passano dall’altra parte cambiano opinione. In questi anni ho detto ai magistrati e agli inquirenti che in una Regione come la Calabria bisogna indagare, indagare, sempre indagare fino in fondo. Fate la stessa cosa: indagate, indagate, indagate col massimo rigore, controllatemi tutto, perché io non ho fatto nulla di male”.

Il presidente della Calabria alza la posta: “Anzi, ho chiesto oggi stesso di essere interrogato dai magistrati, pure al buio, perché non so nemmeno quale circostanza mi viene contestata. Ho chiesto di essere sentito al più presto perché per come mi sono comportato in questi anni non ho nulla da temere”. Sulla vicenda prende subito posizione Antonio Tajani, vicepresidente del consiglio e ministro degli Esteri: “Conosco Roberto Occhiuto da moltissimi anni. È una persona per bene e onesta. Sono certo della sua innocenza, non ho alcun dubbio sulla sua estraneità ai fatti contestati. Sono convinto che l’esito delle indagini gli renderà giustizia. Forza Roberto!”.

 

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