domenica 5 Ottobre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

CHICAGO / Trump manda la Guardia nazionale. Il governatore: “Famiglie terrorizzate dagli agenti Ice”

Federica Farina da New York *

– Trump ha autorizzato il dispiegamento di 300 militari della Guardia Nazionale a fianco degli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice) nei raid a Chicago. Il governatore democratico dell’Illinois, JB Pritzker, l’ha definita una decisione “oltraggiosa e anti-americana”, mentre il senatore Dick Durbin ha denunciato “famiglie terrorizzate” e un clima di paura in città.

“Nel mezzo di violente rivolte e illegalità in corso – ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Abigail Jackson, a NBC News –, in cui i leader locali come Pritzker si sono rifiutati di intervenire, il presidente Trump ha autorizzato 300 membri della Guardia Nazionale a proteggere funzionari e beni federali”.

Pritzker ha rilanciato che “non c’è bisogno di truppe militari sul territorio dell’Illinois”. Ha accusato l’amministrazione Trump di averlo costretto a obbedire con un ultimatum: “Richiama le tue truppe o lo faremo noi”. Ma il governatore si è opposto: “Non chiamerò la Guardia Nazionale per alimentare gli atti di aggressione di Trump contro il nostro popolo. È assolutamente scandaloso e anti-americano pretendere che un governatore invii truppe militari all’interno dei suoi confini e contro la sua volontà”. Sulla stessa linea anche l’Attorney General dello Stato, Kwame Raoul, che ha dichiarato di essere “impegnato a rispettare la Costituzione e a difendere lo stato di diritto”.

Finora la Casa Bianca ha schierato la Guardia Nazionale a Washington e a Los Angeles, per “ristabilire l’ordine”, nonostante i dati sulla criminalità fossero ai minimi storici. A Portland, in Oregon, Trump aveva annunciato di voler inviare 200 militari per lo stesso motivo, senza fornire dettagli sulle tempistiche, ma la misura non andrà in porto: un giudice federale ha fermato l’esercito affermando che “non vi erano prove che le recenti proteste avessero raggiunto il livello di una ribellione o interferissero gravemente con le forze dell’ordine”. La realtà, cioè la versione delle autorità locali, ha sempre cozzato con la propaganda di Trump e non gli ha mai dato ragione.

Per mesi, l’amministrazione Trump ha preso di mira Chicago senza mai mettere in atto le minacce dichiarate. L’ultimo episodio è un meme risalente a inizio settembre e creato con l’Intelligenza Artificiale dove il presidente viene raffigurato con gli occhiali da sole e circondato da elicotteri. Sullo sfondo lo skyline della “Città ventosa” e lo slogan “Chipocalypse Now”.

Intanto, in città si teme un’escalation di violenze. Durante una manifestazione contro l’ICE, una donna, cittadina americana, è stata ferita dagli agenti della Border Patrol. Secondo il Dipartimento di Sicurezza Interna (DHS), le forze dell’ordine hanno sparato “colpi difensivi” dopo essere stati “speronati da veicoli e bloccati da dieci auto” e aver scoperto che la donna era “armata con un’arma semiautomatica”.

Invece, una delle organizzazioni locali, che monitora le operazioni dell’ICE, ha dichiarato che sono stati gli agenti federali a causare il tamponamento a catena e hanno lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla. In tutto questo, anche la polizia di Chicago è intervenuta per “documentare l’incidente” e mantenere sicurezza e controllo del traffico. Secondo il DHS, invece, la polizia locale “si è rifiutata di aiutare” a mettere in sicurezza l’area. (The Voice of New York)

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