domenica 4 Maggio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

CONCLAVE / L’Espresso fa sparire all’ultimo minuto un articolo su Parolin

Un articolo importante, in tempi di Conclave, scompare all’ultimo minuto dal settimanale un tempo tra i più prestigiosi d’Europa pur restando indicato nel sommario. I tempi dell’Espresso targato Scalfari sono ormai acqua passata. Ora vige il conformismo di chi ritiene, con nonchalance, di cestinare pezzi non graditi, e non si sa bene a che titolo una simile censura venga operata dal direttore.

L’Espresso numero 18 del 3 maggio 2025 – scrive professionereporter.eu – un pezzo sparisce poco prima dell’arrivo in edicola. Ma non sparisce dal sommario in apertura del fascicolo. L’articolo si intitola “Parolin, la diplomazia dell’invisibile”, firmato da Susanna Turco. Turco è nota e autorevole cronista politica (ultimo suo libro, “L’imprevista”, dialogo con Elly Schlein), si può quindi ritenere che nel pezzo esaminasse le relazioni del cardinale, oggi segretario di Stato della Santa Sede e candidato Papa, con i Palazzi romani. Al posto del pezzo, a pagina 20 e 21, è uscita una pubblicità.

L’assemblea dei redattori si rivolge ai lettori: “L’Espresso che trovate in edicola e sulle piattaforme digitali dal 3 maggio annuncia nel sommario un articolo dal titolo ‘Parolin, la diplomazia dell’invisibile’ che non è presente all’interno del numero perché è stato tolto dall’impaginazione, a giornale chiuso, con un atto unilaterale da parte del direttore. Pur non avendo alcuna responsabilità, come giornalisti ci sentiamo in dovere di scusarci con voi”.

Il Direttore Emilio Carelli risponde “innanzitutto ricordando che è prerogativa del direttore stabilire, anche in modo ‘unilaterale’ se lo ritiene opportuno, se pubblicare o meno un contenuto. Con riferimento all’episodio citato ritengo doveroso sottolineare che, nel momento in cui la decisione è stata presa, l’autrice dell’articolo è stata convocata dal sottoscritto che le ha comunicato formalmente le ragioni della scelta. Infine, mi unisco alle scuse rivolte ai lettori per il mancato aggiornamento del sommario, impossibile a causa della consegna dell’articolo avvenuta all’ultimo minuto”. 

Va ricordato che L’Espresso, fondato nel 1955 da Arrigo Benedetti ed Eugenio Scalfari, ha una lunga tradizione di racconti insider dal Vaticano, in particolare grazie al lavoro di Sandro Magister. Il settimanale ha cambiato tre proprietà negli ultimi quattro anni, dal Gruppo Gedi di John Elkann, a Danilo Iervolino (Università Pegaso, Salernitana calcio, Bfc Media) al Gruppo Ammaturo (Ludoil Energy). Oltre che proprietà, l’Espresso ha cambiato radicalmente il modo di fare informazione, lontano da ciò che i tempi richiedono in un Paese disorientato e in mano a potentati vari e politici di Destra che dell’informazione seria non sanno che farsene. (Foto: L’Espresso del 2021)

 

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