Roberto Fico e Antonio Decaro, del centrosinistra, sono i nuovi presidenti della Campania e della Puglia. Hanno vinto le elezioni regionali con percentuali molto alte: 60,7% Fico; 64,1 Decaro. In Veneto, dove si giocava una partita tutta interna al centrodestra, il leghista Alberto Stefani si è imposto con il 64,4 per cento di consensi diventando così l’erede di Luca Zaia. Il presidente uscente dopo il secondo mandato ha trainato il partito come capolista in tutte le circoscrizioni venete: la Lega ha così conquistato un 36,3 per cento, contro il 18,67 di Fratelli d’Italia, il 6,3% di Forza Italia e l’1.83 della Liga. Il Pd, per anni mai in doppia cifra, ha ottenuto un buon 16,6% come voto di lista davanti ad Avs, 4.64, e al M5S, 2,2%.
LE REAZIONI. Elly Schlein è arrivata a Napoli per festeggiare la vittoria di Fico e del progetto politico del Campo Largo per il quale la segretaria dem si batte da tempo. Ha citato Pino Daniele: “L’aria s’adda cagna”, mentre Giuseppe Conte si è lasciato andare a una battuta: “Ora non saltano più”, riferendosi al triste balletto sul palco della premier Meloni, del ministro Tajani e degli esponenti del centrodestra (“Chi non salta comunista è“) che erano scesi in massa a Napoli, come aveva fatto il presidente del Senato Ignazio La Russa, per sostenere “la rimonta” del viceministro Cirielli. Per il nuovo presidente della Campania, Fico, il 60 per cento che ha conquistato nel voto è una risposta elettorale che demolisce l’autonomia differenziata.
In Puglia Antonio Decaro nel suo primo intervento come neopresidente ha voluto smentire qualsiasi sua aspirazione alla leadership del partito: “Il Pd ha già una segretaria” ha detto rivolto alla Schlein che lo aveva raggiunto a Bari per congratularsi con lui e con la squadra del centrosinistra.
Nessun commento, invece, da parte di Giorgia Meloni che si era spesa non poco per il voto nelle tre regioni, e soprattutto per il suo viceministro Cirielli. Il risultato della premier in Campania è una sconfitta che sul lungo periodo potrebbe avere ripercussioni nel centrodestra.
In Veneto la schiacciante affermazione di Stefani è stata accompagnata dalla performace elettorale di Luca Zaia, capolista della Lega in tutte le cirscoscrizioni: l’ex presidente ha ottenuto ben 200mila voti di preferenze. La stessa Lega ha doppiato in voti Fratelli d’Italia che alla vigilia vedeva nella sfida in Veneto l’occasione per chiedere e ottenere in un secondo tempo la candidatura di un esponente del suo partito alle Regionali nel prossimo anno in Lombardia. Salvini parla di un risultato storico di Stefani, nonostante i dissidi con Zaia.
Risultati CAMPANIA
4.928 sezioni su 5.825
Roberto FICO 1.057.276 voti 60,6%
(centrosinistra)
Edmondo CIRIELLI 622.677 voti 35.69%
(centrodestra)
Stefano BANDECCHI 8.737 voti 0,5%
(dimensione Bandecchi)
Carlo ARNESE (Forza del Popolo) 3.020 voti 0,17%
Giuliano GRANATO (Campania Popolare) 35.969 voti 2,06%
Nicola CAMPANILE (Per Campanile presidente) 17.072 voti 0,98%
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Risultati VENETO
4.601 sezioni su 4.729
Giovanni MANILDO 531.805 voti 28,9%
(centrosinistra)
Alberto STEFANI 1.184.746 voti 64,38%
(centrodestra)
Marco RIZZO (Dsp) 20.121 voti 1,09%
Fabio BUI (Popolari Veneto) 9.390 voti 0,51%
Riccardo SZUMSKI (Resistere Veneto) 94.036 voti 5,11%
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Risultati PUGLIA
3.906 sezioni su 4.032
Antonio DECARO 886.470 voti 64,04%
(centrosinistra)
Luigi LOBUONO 485.433 voti 35.07%
(centrodestra)
Ada DONNO (Puglia pacifista popolare) 9.714 voti 0,70%
Sabino MANGANO (Alleanza Civica) 2.714 voti 0,20%