lunedì 5 Maggio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

UNA CITTA’ TUTTA SUA

Elon Musk si è fatto anche una città tutta sua, piccola ma pur sempre una città. Nasce in Texas il comune di Starbase, ribattezzato Musk city perché è la sede della base di lancio di SpaceX e gran parte dei 283 elettori sono dipendenti di questa società.

I residenti hanno votato a favore dell’incorporazione di un appezzamento di terreno noto come Boca Chica Village in un nuovo comune chiamato Starbase, che si estende su circa 3,9 chilometri quadrati. Starbase – informa Prima Comunicazione (primaonline.it) – sarà una città di Tipo C, una categoria di municipalità con meno di 5.000 abitanti e una designazione che, tra le altre cose, consentirà ai funzionari di imporre un’imposta sulla proprietà fino all’1,5%, secondo la Texas Municipal League. La creazione di un nuovo Comune istituisce un governo locale con un sindaco e due commissari che avranno poteri su pianificazione, tassazione e altre questioni locali.

Il primo sindaco di Starbase sarà Bobby Peden, vicepresidente di SpaceX che, insieme ad altri due residenti locali che cercano di ricoprire il ruolo di commissario, si è candidato senza opposizione. La nascita del nuovo Comune favorirà le attività di Musk: un disegno di legge attualmente in fase di approvazione al parlamento del Texas potrebbe dare ai dirigenti locali la possibilità di chiudere un’autostrada locale e limitare l’accesso alla vicina spiaggia di Boca Chica e al Boca Chica State Park durante i lanci di razzi e altre attività aziendali.

I gruppi ambientalisti hanno criticato l’impatto di SpaceX sulla fauna selvatica circostante e affermano che l’azienda ha aumentato l’inquinamento luminoso e disseminato l’area di detriti provenienti dai lanci di razzi. Nel 2024 l’azienda è stata multata di quasi 150.000 dollari dall’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti e dalla Commissione per la qualità ambientale del Texas per lo scarico di acque reflue.

La sede della società spaziale SpaceX è nel sud del Texas ed è ora una città ufficiale con un nome “galattico”: Starbase. Parallelamente al voto sulla città, praticamente un plebiscito, sono stati presentati dei progetti di legge nella legislatura statale per trasferire tale autorità dalla contea al sindaco e al consiglio comunale della nuova città.

Tutte queste misure arrivano mentre SpaceX sta chiedendo alle autorità federali il permesso di aumentare il numero di lanci nel sud del Texas da cinque a 25 all’anno. Musk ha festeggiato l’evento con un post sulla sua piattaforma social, X, dicendo che “ora è una città vera!” e ricordandone le origini. Starbase è attraversata da poche strade e punteggiata da roulotte e modeste case di metà secolo. Ci sono gli hangar, un bar che si chiama Occupy Mars, una scuola, grandi spazi vuoti e un busto di Musk in stile sovietico (nella foto) che alcuni vandali hanno già deturpato.

I funzionari di SpaceX hanno detto poco sul motivo esatto per cui vogliono una città aziendale e non hanno risposto alle richieste di commento inviate via e-mail. “Abbiamo bisogno della possibilità di far crescere Starbase come comunità”, ha scritto Kathryn Lueders, direttore generale di Starbase, ai funzionari locali nel 2024 con la richiesta di inserire la questione della città nel referendum.

La lettera affermava che l’azienda gestisce già le strade e i servizi pubblici, nonché “l’istruzione e l’assistenza sanitaria” per coloro che vivono nella proprietà. Il problema resta la spiaggia. I funzionari di SpaceX hanno fatto sapere ai legislatori che concedere alla città l’autorità di chiudere la spiaggia semplificherebbe le operazioni di lancio, non senza poche lamentele dei residenti nelle zone vicine.

I lanci dei razzi e i test dei motori di SpaceX, e anche solo lo spostamento di alcune attrezzature nella base di lancio, richiedono la chiusura di un’autostrada locale e l’accesso al Boca Chica State Park e alla Boca Chica Beach.

Per adesso, il giudice della contea di Cameron, Eddie Trevino, Jr., ha affermato che non è necessario alcun cambiamento. Un altro disegno di legge proposto renderebbe un reato minore di classe B, punibile con un massimo di 180 giorni di carcere, il mancato rispetto dell’ordine di evacuare la spiaggia.

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

CATEGORIE ARTICOLI

Articoli recenti