sabato 22 Novembre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

FERRARA / Funerale senza la salma, bara tumulata vuota. Scatta l’inchiesta

Un funerale, la sepoltura del feretro alla Certosa e dopo 17 giorni una scoperta che ha dell’incredibile: la salma non c’era. La bara era stata tumulata vuota. La salma si trovava ancora nelle celle frigorifere dell’obitorio dell’ospedale del Delta. Sulla vicenda – che ha provocato un comprensibile sconcerto, non solo nei famigliari – la Procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta, per ora senza indagati.

E’ quanto avvenuto a Ferrara e scoperto diversi giorni dopo le esequie di una donna morta a 86 anni per cause naturali. Il caso ha costretto l’agenzia funebre del Comune, l’Amsef, a un’immediata ricostruzione dei fatti e a compiere una serie di verifiche interne. E’ certo l’errore da parte dell’agenzia funebre.

Tutto è venuto alla luce quando dall’ospedale del Delta è partita una telefonata all’Amsef con una richiesta di chiarimento: veniva chiesto quando intendesse ritirare la salma dell’anziana, perché il corpo risultava ancora custodito in obitorio.

Da quel momento, scartata subito l’ipotesi di un  errore di persona, si è avuta la certezza di un errore: il feretro tumulato alla Certosa di Ferrara era vuoto. Si è poi saputo che Amsef aveva incaricato un’agenzia privata del trasporto della bara. Il feretro sarebbe arrivato già chiuso e gli operatori comunali, ritenendo completate le procedure preliminari, avrebbero provveduto alla saldatura ermetica e poi alle esequie senza eseguire ulteriori verifiche. Soltanto la comunicazione partita dall’ospedale ha fatto emergere la possibile incongruenza tra salma e bara.

Per fugare ogni dubbio, è stata programmata subito un’estumulazione: un passaggio necessario per stabilire se la bara sepolta fosse davvero vuota. Una conferma arrivata in giornata, come ha comunicato la stessa Amsef. Nella replica diffusa dopo l’estumulazione, l’agenzia ha ammesso l’errore: “Non appena venuta a conoscenza della segnalazione, Amsef ha attivato sin da subito le verifiche interne previste dai protocolli aziendali”. L’azienda ha poi chiarito: “A seguito dell’estumulazione del feretro interessato, è stato formalmente accertato che la tumulazione è avvenuta con feretro privo di salma”.

L’agenzia funebre comunale sottolinea di aver informato la famiglia immediatamente: “I famigliari sono stati avvisati tempestivamente e incontrati per fornire una spiegazione puntuale della situazione e dell’iter di accertamento avviato”. I parenti, scossi, hanno chiesto “la massima riservatezza”, decisione che Amsef afferma di aver condiviso, “in ragione della delicatezza dell’argomento”.

Amsef ha infine reso noto di aver presentato un esposto alla Procura per consentire l’accertamento dei fatti.

 

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