martedì 21 Ottobre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

FERRARA / L’ultima pensata del Comune: un parcheggio a pagamento davanti al Cimitero monumentale

L’area oggi a traffico limitato davanti ai cancelli d’ingresso della Certosa, il cimitero monumentale di Ferrara, si appresta a diventare costellata di parcheggi a pagamento. La giunta comunale, secondo alcune indiscrezioni riportate dal quotidiano la Nuova Ferrara, avrebbe già predisposto un piano non senza provocare malumori e critiche. La conferma arriva dalla comunicazione ad alcune attività che operano nella zona affinché vengano garantiti posti riservati ai dipendenti.

Il Forum di Ferrara Partecipata parla di “profanazione urbana” per poi aggiungere che “il Comune asfalta il rispetto per i morti e per i vivi.  Dal sienzio dei cipressi al rumore dei motori: addio area verde del nostro cimitero monumentale. Questa Amministrazione svende tutti i valori per un parcheggio, alla faccia della tutela dei beni monumentali e della dignità dei defunti”. Tra le tante ipotesi che in queste ore vengono rilanciate dalla Rete c’è quella di un Comune alla disperata ricerca di fondi.

 

A quanto si è potuto apprendere, sarebbero allo studio forme di abbonamento mensile a un costo che si aggirerebbe attorno ai 40 euro, consentendo l’orario di accesso tra le ore 6.30 e le 20, nel periodo tra il 1º agosto e il 31 maggio, escludendo alcuni giorni per le ricorrenze del 1º e 2 novembre. Ulteriori limitazioni sarebbero da verificare nei mesi di giugno e luglio, a causa della possibile concomitanza con il Ferrara Summer Festival.

La zona, ora a  traffico limitato, rischia di trasformarsi quindi in un grande parcheggio, limitando peraltro la visuale della celeberrima chiesa di San Cristoforo e dei monumenti dedicati ad Alfred Lowell Putnam, studente americano morto di colera nella nostra città, e di Roberto Fabbri, giovanissimo pilota ferrarese scomparso all’età di 17 anni. La decisione fa tornare indietro il tempo di 40 anni, quando le auto vennero bandite dal luogo monumentale proprio per dar lustro a quello che nel 1452 fu concepito come monastero certosino.

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