Exor starebbe per abbandonare l’editoria, un settore che ha visto in passato risultati poco brillanti per il gruppo ex Fiat presieduto da John Elkann. Secondo le anticipazioni di Marco Capisani su Italia Oggi, ribadite oggi in un post su X, si stanno delineando i dettagli del piano che riguardano due testate molto importanti nel panorama dell’informazione italiana: la Stampa di Torino, da sempre in mano agli Agnelli, e la Repubblica, che secondo le indiscrezioni potrebbe finire nelle mani della famiglia di armatori greci Kyriakou.
Si smantellano così le attività del polo Gedi, iscritto con un valore di 118 milioni di euro nel bilancio della holding della famiglia Agnelli-Elkann, secondo l’aggiornamento allo scorso giugno. Il calendario operativo punta quindi ad avviare, almeno a livello teorico, prima il dossier del quotidiano piemontese e poi quello di Repubblica.
In parallelo, a Torino si potrà tornare dall’anno prossimo a prepensionare i giornalisti (una ventina in partenza, a fronte di un organico sotto i 170 redattori). Tra gli acquirenti della Stampa spicca al momento Nem (conglomerato di giornali del Nord Est, che detiene i quotidiani Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Nuova Venezia, Corriere delle Alpi; Messaggero Veneto e Piccolo di Trieste) che deve ancora definire un’offerta formale e in particolare la possibile cordata a supporto dell’operazione. Il valore dell’operazione si aggirerebbe 50 milioni, anche se la richiesta di partenza sarà più alta, secondo voci di mercato non confermate.
Banca Finint è primo socio col 32,2% seguito col 29,03% dalla Fin.Steel dell’imprenditore siderurgico Alessandro Banzato, con tre quote paritarie del 9,68% cadauna in capo alla vicentina Gruppo Video Media (emanazione di Confindustria Vicenza), alla Finaid dei fratelli Enrico e Tomaso Carraro (proprietari dell’omonimo gruppo di macchine agricole, già quotato) e alla Athena di Luigi Nalini co-proprietario della quotata Carel Industries
Ieri intanto, i giornalisti della Stampa sono stati informati sulla posizione dell’azienda dal comitato di redazione (cdr). Per l’editrice ci sono state in passato manifestazioni di interesse per il gruppo o per sue singole attività e altre potranno arrivare. A oggi, però, non c’è alcuna trattativa in corso con Gedi, in passato guidato da Maurizio Scanavino, oggi amministratore delegato di Juventus, carica da cui è dato ora in uscita.
Una volta archiviata o avviata la cessione della Stampa, la famiglia Agnelli-Elkann potrà dedicarsi alla vendita di Repubblica. In pole position c’è la famiglia di armatori greci Kyriakou, editori della tv ellenica Antenna. Sul tavolo, insieme al quotidiano, finiranno anche le attività radiofoniche a meno di ulteriori offerte riguardanti solo queste ultime o alcune delle emittenti detenute: Deejay, Capital e m2o. Nem non sembra interessata alle radio di Gedi.