Parla Alaa al-Najjar, che a Gaza ha perso 9 dei 10 figli sotto le bombe di Israele: “A terra c’erano i miei bambini carbonizzati, martirizzati, irriconoscibili”. Questo il racconto straziante della pediatra: “Si prendevano cura l’uno dell’altro. Mio marito è in condizioni critiche, Adam si salverà. Vorrei che fossero curati all’estero”. L’Italia: “Potranno curarsi qui”

“Quando sono arrivata ho visto la mia casa a terra e i miei figli martirizzati, carbonizzati, irriconoscibili. Ho identificato solo il mio piccolo Rival, di 4 anni”.
Il suo racconto, raccolto dal Corriere della Sera è devastante. “Hamdi è in condizioni critiche. Ha subìto una lesione cerebrale e una lesione alla spalla, oltre che al polmone sinistro. È stato sottoposto a tre interventi al cervello, e parte del polmone gli è stata asportata a causa di sei ferite da schegge. Chiedo a Dio di guarirlo e di restituirgli la salute”. Il figlio “ha una grave ferita al braccio ed è stato operato tre volte. Soffre molto, ma se Dio vuole, riuscirà a guarire”.
Parla dei bambini ancora al presente: “Sono educati, gentili, studiano il Corano e parlano bene inglese. Sono responsabili e affidabili, quando serve si prendono cura l’uno dell’altro perché noi lavoriamo. Yahya e Adam amano leggere storie in inglese. Rakan travestirsi da Spider-man. Yahya adora preparare insalate. Eve giocare con Barbie. Raslan è molto birichino ed è sempre impegnato. Trascorrono molto tempo a leggere il Corano con il padre. Studiano matematica, scienze e inglese”.