martedì 13 Maggio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

IMMIGRATI / Svolta a Destra di Starmer: “No all’Inghilterra isola di stranieri” / Bufera tra i laburisti

LONDRA — Per seguire Farage, il leader della Destra dato in  continua ascesa nei consensi, il primo ministro britannico, laburista, ha presentato un Libro Bianco per ridurre l’immigrazione, o meglio per annunciare una stretta sui confini aperti: un documento che ricalca per retorica, contenuti e anche astrazione, tutti gli slogan delle nuove destre sovraniste. Durante la conferenza stampa Starmer ha detto che il Regno Unito rischia di diventare “un’isola di stranieri” accusando i governi precedenti di aver condotto “un esperimento di confini aperti in una sola nazione”.

Ma soprattutto nella sua prefazione al Libro Bianco, Starmer scrive che il danno arrecato al Regno Unito dall’impennata del saldo migratorio sotto i Tory sia stato “incalcolabile”. Si riferisce non solo all’impatto economico dell’immigrazione (che è ovviamente controverso: Starmer parla di pressione sui servizi pubblici, tralasciando che questi spesso dipendano dal lavoro proprio degli immigrati), ma anche all’effetto che le promesse non mantenute hanno avuto sulla fiducia generale.

“Nel 2023, sotto il governo precedente, l’immigrazione è esplosa raggiungendo oltre un milione di persone all’anno, quattro volte il livello del 2019. Questa è stata una scelta politica che non è mai stata presentata al popolo britannico. Anzi, è stato il contrario: il governo precedente ha ripetutamente promesso che l’immigrazione sarebbe stata sotto controllo. Invece, la Gran Bretagna è diventata un esperimento di frontiere aperte a livello nazionale. Il danno che questo ha arrecato al nostro Paese è incalcolabile”.

“I servizi pubblici e l’accesso all’alloggio sono stati sottoposti a una pressione eccessiva. La nostra economia – ha aggiunto il primo ministro britannico – è stata distorta da incentivi perversi all’importazione di lavoratori anziché investire nelle nostre competenze. In settori come l’ingegneria, ad esempio, gli apprendistati si sono quasi dimezzati, mentre i visti sono raddoppiati. Ma probabilmente ancora peggiore è la ferita che questo fallimento ha aperto in termini di fiducia nella politica”.

Per i laburisti si sta configurando una vera e propria virata verso posizioni tipici della Destra. Le restrizioni annunciate da Starmer riguardano tutte le tipologie di visto per il Regno, che si tratti di lavoratori, ai quali verrà richiesto come minimo la laurea, o studenti.

“Tutti gli aspetti del sistema di immigrazione, compresi quelli relativi al lavoro, al ricongiungimento famigliare e ai visti di studio, saranno rafforzati in modo da poterli controllare meglio”, ha affermato il primo ministro in una conferenza stampa idove ha presentato un dossier cruciale per il futuro politico del Labour.

Da tempo Starmer si sta muovendo in questa direzione: la corsa è stata accelerata dai timori per la costante crescita nei sondaggi del partito trumpiano Reform UK, guidato da Nigel Farage, e dalla sua vittoria nelle recenti elezioni amministrative in Inghilterra e nella suppletiva con cui ha conquistato un nuovo seggio alla Camera dei Comuni. L’esecutivo d’ora in poi, con le “severe restrizioni” previste dal Libro Bianco presentato in Parlamento, vuole iniziare – spiega Starmer – a “scegliere chi viene qui, in modo che l’immigrazione sia al servizio del nostro interesse nazionale”. Con tanto di avviso a quanti dentro il Labour si oppongono a un rigido controllo degli ingressi.

Che cosa dice il piano del governo laburista. Le restrizioni riguardano tutte le tipologie di visto per il Regno, che si tratti di lavoratori, ai quali verrà richiesto come minimo la laurea, o studenti. Per tutti poi aumentano i livelli di conoscenza della lingua inglese rispetto a quelli previsti attualmente. Inoltre fra le misure c’è l’estensione da cinque a dieci anni del periodo necessario per ottenere il permesso di residenza permanente, con eccezioni previste per personale molto richiesto, come infermieri, medici, ingegneri e manager nel campo dell’intelligenza artificiale, che potranno presentare domanda prima.

Vengono presi di mira dal Labour i lavori non qualificati: saranno fortemente limitati per gli immigrati, con penalizzazioni previste per le imprese che non scelgono dei cittadini britannici. E addirittura nel settore assistenziale e sanitario (quindi badanti e caregiver), che dipende fortemente dalla manodopera straniera, non si potrà più assumere personale direttamente dall’estero.

Tempi duri quindi per gli italiani che non potranno più cercare un impiego per imparare l’inglese ma dovranno già conoscere la lingua per un permesso di lavoro o studio. Un nuovo assetto che ha sollevato critiche da più parti, incluse quelle del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Londra per la riunione ministeriale dei 6 big europei del Gruppo di Weimar. “Gli studenti non sono un rischio migratorio, sono altri i rischi, e credo che così si perdano opportunità”, ha detto Tajani, augurandosi comunque che i giovani italiani “potranno continuare a venire a studiare l’inglese anche in Gran Bretagna”.

A livello nazionale le parole di Starmer hanno scatenato una bufera. L’organizzazione in difesa dei migranti Care4Calais ha accusato il primo ministro di “alimentare il fuoco dell’estrema destra” con la sua scelta di linguaggio (a partire dalla frase sull’isola di stranieri), pretendendo le scuse di sir Keir.

“Si è forse dimenticato degli scontri dello scorso anno?”, ha affermato il responsabile della Ong, Steve Smith, riferendosi ai “riots” anti-migranti e islamofobi scatenati dall’ultradestra in alcune città inglesi nell’agosto 2024. Mentre alcuni deputati della maggioranza, come Nadia Whittome, hanno definito “vergognosa e pericolosa” la “retorica anti-migranti” del premier. Critiche anche da destra, coi Tory che parlano di un’iniziativa “ben lontana dalla portata del cambiamento di cui abbiamo bisogno”. E Farage, consapevole delle evidenti difficoltà di un esecutivo che tenta di arginarne il suo successo, ha accusato Starmer di fare promesse che non può mantenere.  (Fonti: Agenzia Dire, agenzie internazionali, governo britannico)

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

CATEGORIE ARTICOLI

Articoli recenti