A Gaza l’esercito israeliano ha bombardata l’unica chiesa cristiana di Gaza, la Sacra Famiglia, con almeno tre morti e nove feriti, di cui 2 in condizioni critiche e due gravi. Lo ha riferito il Patriarcato latino di Gerusalemme su X, mentre il parroco Gabriel Romanelli ha riportato ferite lievi. Due delle vittime sono una custode di 60 anni e una 84enne che stava ricevendo aiuto; 9 i feriti.”Le persone che si trovavano nel Complesso della Sacra Famiglia avevano cercato rifugio nella chiesa, sperando che gli orrori della guerra potessero risparmiar loro la vita, dopo che le loro case, beni e dignità erano stati già distrutti”. Raggiunto al telefono da Traump, Netanyahu ha definito l’attacco alla chiesa cattolica di Gaza City un errore tecnico. il governo italiano e la premier Giorgia Meloni, trattandosi di un luogo di culto cattolico, si accorgono degli attacchi indiscriminati che Israele conduce nella Striscia, provocando migliaia di morti e macerie, e fanno la voce grossa.
“I raid israeliani su Gaza colpiscono anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento”. Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che abbandona le caute parole sulle stragi a Gaza per dichiarare “inammissibile” l’attacco a una chiesa cristiana. Prima venivano ridotti in cenere ospedali, scuole e tende, venivano arsi vivi i bambini, corpi sepolti sotto cumuli di pietre, madri che abbracciavano figli senza testa. Prima con gli errori tecnici dell’esercito di Netanyahu venivano ammazzati e carbonizzati giornalisti, dilaniati medici, volontari umanitari fatti a pezzi, gente colpita mentre si trovava in fila per avere un po’ di cibo. Prima erano “errori tecnici”. Sessantamila morti, diciottomila bambini non erano ancora una situazione “inammissibile”. Anzi, la premier e la sua maggioranza di Destra facevano parecchi distinguo, appellandosi al dialogo e alla moderazione. Ma stavolta il missile ha colpito una

Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, di solito timido nelle esternazioni, ritiene adesso indispensabile lo stop ai bombardamenti. Tajani ha avuto una conversazione telefonica con il Ministro degli esteri israeliani Gideon Saar e con padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia ribadendo la totale condanna per gli attacchi nella Striscia, confermando che per l’Italia la situazione a Gaza è intollerabile. Il ministro ha inoltre reiterato la necessità immediata di arrivare a un cessare il fuoco per evitare ulteriori sofferenze della popolazione civile. Ancora, stando a quanto si apprende, Tajani, spera che venga fatta chiarezza sulle responsabilità del raid e ha espresso solidarietà a padre Romanelli, dimostrando pieno sostegno alle vittime coinvolte.
Papa Leone XIV ha appreso “con profonda tristezza della perdita di vite umane e dei feriti causati dall’attacco militare contro la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza; assicura al parroco, padre Gabriele Romanelli, e a tutta la comunità parrocchiale la sua vicinanza spirituale”. Ha poi rinnovato l’appello a un immediato cessate il fuoco ed espresso il suo profondo auspicio per il dialogo, la riconciliazione e una pace duratura nella regione”.