L’Europa meridionale soffoca, con temperature record e allerta incendi in diverse aree del Mediterraneo. In Italia 21 città sono sotto la massima allerta, in Grecia evacuazioni a sud di Atene. Gli esperti collegano il fenomeno alla crisi climatica. Le previsioni ci dicono però che l’ondata di calore è destinata ad affievolirsi nelle prossime ore con rovesci particolarmente intensi e con temperature, per tutta la prossima settimana, di 10 gradi inferiori a quelle attuali.
L’ondata di caldo estremo sta investendo in particolare Italia, Spagna, Francia, Portogallo e Grecia. Secondo le varie autorità sanitarie, a giugno si sono contati ben 380 decessi collegati alle temperature superiori ai 40 gradi. Particolarmente alte nella Pianura Padana su cui da giorni grava una cappa di calore resa soffocante per la totale assenza di aliti di vento. Le autorità locali hanno lanciato nuovi allarmi per il rischio incendi, mentre cittadini e turisti cercano riparo dalle condizioni estreme.
La Regione Emilia Romagna ha emesso un’ordinanza, accolta anche dal Comune di Ferrara, che introduce lo stop al lavoro – tra le 12.30 e le 16, dal 2 luglio al 15 settembre salvo revoca anticipata – per chi opera nei cantieri edili, in agricoltura, nel florovivaismo e nei piazzali della logistica. Una misura necessaria per tutelare la salute dei lavoratori. Lo stop scatterà nei giorni in cui la mappa pubblicata sul sito web www.worklimate.it indica un livello di rischio ‘Alto’.
Secondo gli scienziati, queste ondate sono legate ai cambiamenti climatici, e stanno diventando sempre più frequenti in tutto il Mediterraneo, dove peraltro, la temperatura dell’acqua è aumentata anche in profondità. Il Mediterraneo, secondo i tecnici, sta diventando una bomba a orologeria con il mare bollente anche a 40 metri di profondità. Un report di Greepeace ci informa che da Portofino alla Sicilia stanno cambiando le acque con temperature di quasi 4 gradi superiori alla norma, con la proliferazione delle specie aliene, l’aumento della mucillagine e la sofferenza dei coralli
In Portogallo, due terzi del territorio sono stati posti in massima allerta per temperature estreme e rischio incendi. A Lisbona, sono previsti oltre 42°C. In Italia, anche regioni come Lazio, Toscana, Calabria, Puglia e Umbria hanno annunciato il divieto di lavori all’aperto nelle ore più calde. I sindacati chiedono che queste misure vengano estese a livello nazionale.
Il ministero della Salute italiano ha emesso un’allerta termica per 21 città su 27, comprese Roma, Milano e Napoli. A Roma, i turisti si rifugiano all’ombra di monumenti come il Colosseo e la Fontana di Trevi, utilizzando ombrelli e fontanelle per rinfrescarsi. Scene simili anche a Milano e Napoli, dove i venditori ambulanti distribuiscono limonata per offrire un po’ di sollievo.
In Spagna si è registrato un giugno da record con conseguente allerta salute. Le temperature hanno raggiunto i 42 gradi in città come Siviglia e in molte zone del sud e del centro del Paese. Le autorità sanitarie hanno emesso raccomandazioni di sicurezza, avvertendo la popolazione sui rischi legati al caldo estremo. Anche la Grecia è in massima allerta per incendi, mentre la prima ondata di caldo dell’estate si intensifica. Giovedì, un vasto incendio è scoppiato a sud di Atene, vicino all’antico Tempio di Poseidone, costringendo all’evacuazione e alla chiusura di strade.
Il caldo intenso può avere gravi conseguenze sulla salute, in particolare per le fasce più vulnerabili, come anziani e bambini. Le autorità sanitarie raccomandano di evitare l’attività fisica nelle ore centrali della giornata e di idratare frequentemente l’organismo. Uno studio pubblicato da Lancet Public Health ha evidenziato che, con le attuali politiche climatiche, i decessi legati al caldo potrebbero più che quadruplicare entro il 2050. Anche se attualmente muoiono più persone per il freddo che per il caldo, lo studio conclude che l’aumento delle temperature annullerà i benefici di inverni più miti, portando a un netto incremento della mortalità legata al calore.