venerdì 2 Maggio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LA SANITA’ AMERICANA nelle mani di un no-vax: Robert Kennedy Jr.

La sanità degli Stati Uniti dagli scienziati e dai premi Nobel è finita nelle mani di un no-vax, negazionista del Covid, filorusso e seguace delle più strambe teorie complottiste che si sono fatte largo nella società americana. I senatori repubblicani hanno approvato, compatti, la nomina di Robert Kennedy Jr a segretario del dipartimento della Sanità, l’equivalente del ministro della Sanità italiano, 52 su 53. Unico contrario, l’ex leader dei conservatori Mitch McConnell, che si è unito ai 47 Democratici.

Robert Kennedy Jr, prima avversario alle primarie e poi alleato di Donald Trump, è una figura che definire controversa sarebbe un eufemismo. Si è trovato contro gli appelli di 75 premi Nobel e 17mila medici secondo cui la sua nomina “metterà a rischio la salute pubblica”. Tutto inutile: la netta maggioranza repubblicana al Senato segue fedelmente l’indicazione del nuovo presidente.

Il dissenso di McConnell era annunciato – aveva votato no anche alla nomina di Tulsi Gabbard alla guida dell’Intelligence, altra candidatura controversa: “Genitori e famiglie hanno diritto ad avere una nazione più sana e a chiedere le migliori indicazioni scientifiche per prevenire e trattare le malattie”. “Ma le storie di complottismi che hanno eroso la fiducia nelle istituzioni sanitarie pubbliche non fanno di Kennedy uno titolato a guidare questi importanti sforzi”.

Kennedy sarà a capo di un dipartimento che ha tredici divisioni, tra cui la Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control and Prevention, che lui stesso ha accusato per anni di essere corrotte.  Molte agenzie sono già sotto pressione a causa dei tagli decisi da Trump. Il notiziario settimanale scientifico che forniva informazioni e aggiornamenti sulle epidemie e su altre malattie, è stato silenziato dalla nuova amministrazione, che ha vietato di fornire informazioni al popolo americano fino a che non verrà nominato un nuovo vertice. Le informazioni sull’influenza aviaria sono state cancellate dal sito ufficiale del dipartimento.

 

Gli analisti – scrive oggi l’Agenzia Dire (www.dire.it) – si chiedono che cosa succederà ora con Kennedy, che ha detto di voler affrontare di petto le epidemie ed eliminare i cibi super processati.  A destare incertezze saranno le decisioni sulle campagne di vaccinazione, sulle quali Kennedy è sempre stato scettico: le ha sconsigliate, attribuendo, per esempio, l’autismo ai vaccini – notoriamente una falsità – ma ha ammesso di aver fatto vaccinare tutti i suoi figli. Inoltre il nuovo ministro ha dichiarato, durante l’audizione davanti alla commissione del Senato, di non credere alle ricerche scientifiche classiche ma di avere propri riferimenti, molti dei quali si trovano su internet ma non hanno alcunanvalenza scientifica.

Le sue risposte hanno generato perplessità tra gli stessi Repubblicani, che però hanno deciso di portare avanti la candidatura per non entrare in rotta di collisione con Trump. Due tra le industrie finite nel mirino degli attacchi di Kennedy sono state tra le più solerti a inviare messaggi amichevoli al nuovo ministro.  Pharma, l’associazione del commercio dell’industria farmaceutica, ha detto di “non vedere l’ora di lavorare con Kennedy per ridurre i livelli di malattie croniche e limitare il potere degli intermediari di aumentare il prezzo dei farmaci”.
La Consumer Brands Association, che rappresenta i produttori di cibi ultra processati, ha ricordato a Kennedy di essere la “più grande industria americana in termini di occupazione” e aggiunto che spera di mantenere questo suo primato.  Robert Kennedy jr si è detto anche d’accordo con Donald Trump sulla necessità di smantellare l’Usaid, l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale, che da oltre sessant’anni gestisce i finanziamenti per progetti umanitari e di cooperazione in tutto il mondo.

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