FERRARA – E’ morto sotto gli occhi dei suoi amici, dopo aver tentato di soccorrere due persone in difficoltà. Loro ce l’hanno fatta, lui no. Aveva appena 16 anni Aymane Ed Dafali. Nato in Marocco, era in Italia da tre anni: viveva in provincia di Rovigo. Era arrivato al Lido degli Estensi, lungo la costa ferrarese, per passare una giornata spensierata al mare con gli amici.
In quattro avevano noleggiato un pedalò ed erano nel tratto vicino al canale Logonovo, particolarmente pericoloso per via delle forti correnti, al punto che la balneazione lì è vietata. In acqua c’era una coppia, un uomo e una donna, che annaspavano. I ragazzi li hanno notati, e hanno urlato per attirare l’attenzione del bagnino.
Aymane, in uno slancio di generosità e coraggio, si è tuffato per anticiparlo. Ma forse per lo sforzo o per la scarsa dimestichezza col nuoto, è scomparso alla vista dei suoi amici. Quando viene recuperato è troppo tardi. I tentativi di rianimarlo sono vani, l’elicottero del 118 arrivato da Ravenna riparte senza di lui.
Sul posto sono intervenuti la Capitaneria di porto e i carabinieri. Della tragedia è stato informato il pm di turno della Procura di Ferrara ma al momento non è stato aperto alcun fascicolo. Distrutti gli amici e la famiglia di Aymane, arrivati in serata dal Veneto.
* Aymane non era ancora un cittadino italiano, per esserlo avrebbe dovuto aspettare almeno altri sette anni. Di sicuro però era un essere umano, coraggioso e generoso, come i tanti che – nelle patrie delle democrazie e dei diritti – qualcuno vorrebbe ammanettare e deportare. Un gesto che fa pensare anche alle migliala di migranti che non vengono soccorsi in mare e lasciati annegare. Questo ragazzo, da tre anni nel nostro Paese e felice di esserci, lo ha fatto per una coppia di italiani in difficoltà, a prezzo della vita. Aymane ci ha riportato all’umanità.