LA DISTRUZIONE DEL LAVORO // Entro il 2033 Amazon sostituirà con i robot mezzo milione di dipendenti
Qualche mese fa l’amministratore delegato del colosso aveva avvisato gli impiegati che avrebbero potuto essere sostituiti da un collega meno esigente e costoso: l’intelligenza artificiale. Proprio in questi giorni l’azienda di Jeff Bezos ha annunciato l’introduzione di nuovi processi robotizzati con l’obiettivo di automatizzare fino al 75 per cento delle operazioni a scapito dei dipendenti. Gli analisti prevedono risparmi per miliardi di dollari ogni anno.
La cifra rappresenta una piccola percentuale degli 1,55 milioni di dipendenti totali della multinazionale del commercio elettronico, ma quasi il 10% dei circa 350.000 dipendenti aziendali. Si tratterebbe del più grande taglio di posti di lavoro in Amazon da quando sono stati eliminati circa 27.000 posizioni a partire dalla fine del 2022.
Si partirà dai dipendenti impiegati negli uffici: risorse umane, pubblicità e gestione. Ma la scure dei tagli colpirà presto anche il personale utilizzato nei magazzini. Secondo il New York Times, entro il 2027 il gigante dell’E-commerce potrebbe arrivare a tagliare 160mila posti di lavoro.

Anche altri colossi tecnologici americani stanno decidendo tagli significativi al personale impiegatizio. Microsoft ha annunciato a luglio di voler aumentare i licenziamenti previsti a 15.000 unità. Il 22 ottobre, Meta ha licenziato circa 600 persone dalla sua divisione Intelligenza Artifiale dopo un’importante campagna di reclutamento.
