lunedì 4 Agosto 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

PADRONI DELLE SPIAGGE / Famiglia costretta dal bagnino a buttare nella spazzatura il pranzo portato da casa

Le spiagge ormai sono diventati proprietà privata dei concessionari degli stabilimenti balneari. La riprova – l’ultima in ordine di tempo escludendo per ora i demenziali divieti che vengono affissi all’ingresso di numerosi bagni – arriva da una località casertana dove una famiglia è stata costretta a buttare nella spazzatura il pranzo preparato a casa e una pizza ordinata nello stabilimento.

L’addetto alla sicurezza stava loro addosso e continuava a dire che era vietato consumare in spiaggia il cibo preparato a casa. Tutto questo nonostante avessero anche pagato i 25 euro previsti per accedere allo stabilimento. È successo ieri, domenica 3 agosto, nel lido di Villaggio Coppola, a Castel Volturno in provincia di Caserta. A denunciare con dovizia di particolari la vicenda poco edificante è il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.

Ecco la denuncia pubblicata ieri sui social: “Una famiglia composta da madre e tre figli di cui una incinta, si è recata questa mattina in un noto lido al Villaggio Coppola, a Castel Volturno in provincia di Caserta, pagando regolarmente 25 euro per entrare. Al momento del pranzo hanno preso dalle borse il cibo che avevano preparato in casa (pasta all’insalata ndr) ma sono state subito fermate da un addetto alla sicurezza che ha fatto presente che sul lido non era possibile consumare quel tipo di cibo. Nonostante diverse insistenze, per evitare ulteriori discussioni, ai malcapitati non è rimasto da fare che gettare nella spazzatura quanto avevano portato da casa e comprare una pizza al bar del lido”.

“Siamo stati costretti a gettare tutto quello che avevamo preparato a casa, una semplice insalata di pasta, per acquistare poi una pizza – ha spiegato la sfortunata protagonista di questo episodio. Non volevo rovinare la giornata di mare ai miei figli e per questo ho ceduto alle richieste del servizio di sicurezza del lido. Ma tutto questo non mi sembra giusto. Non possono chiedere di aggiungere obbligatoriamente ai costi di ingresso anche quelli del bar, per una famiglia monoreddito come la nostra diventa difficile”.

Borrelli, che pubblica sui social le foto della pasta buttata e dello scontrino ricevuto per la pizza, fa sapere di aver già presto contatti con la Guardia di Finanza: sullo scontrino, tra le altre cose, campeggia la scritta ‘non fiscale’. (Nella foto)

FONTI: Agenzia Dire www.dire.it, social media

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NOTA. Per ora è solo una sensazione, ma in molti stabilimenti balneari sono visibili anche nei primi giorni di agosto parecchi ombrelloni chiusi, un segno che la stagione turistica italiana non stia andando come molti amarebbero. C’è da considerare anche che i prezzi sono saliti alle stelle, anche per consumare un primo piatto nel bagno, spesso da ristorante stellato. E’ ovvio che madre e tre figli si portino da casa il pranzo. D’altronde quando il turismo aveva qualcosa di umano (e spiagge libere), e non era estremamente speculativo, molte famiglie amavano mangiare sotto l’ombrellone la pasta cucinata a casa. In Emilia le lasagne, in Abruzzo spaghetti alla chitarra…
Nel frattempo che è successo? Che abbiano venduto le spiaggie e il mare a nostra insaputa? (pda)

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