(Agenzia Dire – www.dire.it) – “Quello che io vi sto dicendo oggi è di andare a votare, perché se andate a votare non votate per un partito o per un Governo, votate per voi, votate per i vostri diritti, quelli dei vostri figli, delle vostre persone e della vostra dignità. E quando qualcuno vi dice di non andare a votare vi sta prendendo in giro perché vuol dire, al di là di tutto, una cosa precisa: che non vuole cambiare un ca**o di quello che sta succedendo e delle condizioni di vita e di lavoro delle persone, questa è la verità. Questa è una battaglia importantissima e io penso che il quorum si possa davvero raggiungere: non faccio il fumo, non lo dico perché sono qui in campagna elettorale, ma perché io un livello di partecipazione come sto vedendo adesso non l’ho mai visto”.
Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo alla manifestazione pubblica ‘Lavoro, sicurezza, cittadinanza: il cuore dei 5 referendum’, organizzata in piazza del Ferrarese, a Bari, dalla Cgil e dai comitati per il ‘Sì’.
E soprattutto, ha aggiunto Landini, “perché abbiamo la possibilità, anche nei giorni che ci mancano, di fare un lavoro importantissimo, e lo dico a voi qui in piazza: non è sufficiente che voi che siete qui andiate a votare, ognuno di voi ha il compito di parlare e rompere le scatole a tutti. Abbiamo ancora quattro giorni e, consentitemi una battuta, per me la campagna elettorale è aperta fino a lunedì alle ore 15“.
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“Se volete rendere difficile in questo momento la vita al nostro presidente del Consiglio andate a votare in tanti, così fa anche un po’ di fila… E prima di andare, può darsi che mentre è nel percorso si renda conto che quando uno va a votare è meglio che voti e che non prenda in giro nessuno”, lo ha sottolineato il segretario generale della Cgil.
SCHLEIN: “I FASCISTI DICONO DI NON VOTARE, LO FAREMO PIÙ FORTE”
“Siamo qui per dire che la Costituzione, come tutte e tutti noi, è una Costituzione antifascista e lo dobbiamo rivendicare con orgoglio, soprattutto oggi che i fascisti hanno messo un vergognoso striscione davanti a una sede della Cgil nel Lazio, quando i fascisti ti dicono di non votare che vanno al mare e allora andiamo a votare ancora più forte”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo alla manifestazione pubblica a Bari.
“Forse non mi avevano vista, però io ero in piazza con la Cgil anche nel 2015 contro il Jobs Act, contro alcune scelte su cui questo voto ci permette di fare autocritica e riparare anche gli sbagli che il centrosinistra ha fatto in passato, quindi a maggior ragione ci stiamo impegnando per andare a votare. E lo stiamo facendo come fa una grande forza popolare e democratica, quindi abbiamo discusso, abbiamo affrontato la discussione nella direzione nazionale e abbiamo deciso insieme di votare convintamente 5 ‘Sì’ a questi referendum e non ci sono stati voti contrari”.
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Come ha sottolineato Schlein, “non abbiamo chiesto abiure personali a nessuno, non siamo andati a ricorrere a nessuno, ma se c’è una cosa di cui sono orgogliosa è che nelle rilevazioni, nei sondaggi di queste settimane c’è un’adesione da parte della nostra base, dei nostri militanti e dei nostri elettori più alta del 95% a tutti questi quesiti. E quindi è il segno che sono le persone che ci chiedevano di abbracciare questa sfida, di farla insieme e di portarla fino in fondo con grande convinzione”.
“Non sono sorpresa di quello che ha detto ieri Giorgia Meloni– ha aggiunto la segretaria dem- Devo dire che siccome si è sempre vantata di essere molto fiera delle sue idee, avrebbe fatto meglio a dire chiaramente che è contraria al fatto di contrastare la precarietà, di aumentare la sicurezza sul lavoro e di migliorare la legge sulla cittadinanza”.
Per Schlein “dopo che la seconda carica dello Stato ha invitato all’astensione abbiamo visto una fiammata di interesse e di partecipazione: ecco, rispondiamo anche alle parole della presidente del Consiglio Meloni, ‘vado a votare ma non voto’. Nella migliore delle ipotesi vuole confondere gli italiani e bisogna essere chiari, e non ritirare la scheda è uguale a non votare e a voler affossare il referendum senza rispetto di tutti quei milioni di cittadini che vogliono che il proprio voto conti qualcosa“.
Infine, un appello ai militanti per il ‘Sì’: “Ci dobbiamo rivolgere anche a chi ha votato per loro nelle ultime elezioni amministrative, politiche e regionali perché ha ragione Chiara Appendino: anche tra gli elettori del centrodestra c’è un’altissima percentuale di condivisione di questi quesiti, perché queste situazioni di persone precarie che non riescono ad arrivare alla fine del mese ce le hanno tutti in famiglia, a prescindere da come poi vanno a votare. Rivolgetevi anche a loro, perché abbiamo la possibilità di fare davvero questa differenza”, ha concluso Schlein.
Mirko Gabriele Narducci