giovedì 4 Dicembre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

RIETI / Tre ultrà di Destra in carcere per la morte dell’autista del pullman

Sono tre gli ultrà della Sebastiani basket Rieti fermati dalla polizia e ritenuti tra i responsabili dell’omicidio di Raffaele Marianella, il secondo autista del pullman dei tifosi del Pistoia, raggiunto da una sassaiola dopo il match di domenica scorsa sulla strada statale 79 verso Terni. In carcere sono finiti Manuel Fortuna, 31 anni, Kevin Pellecchia, 20 anni, e Alessandro Barberini di 53 anni: nei loro confronti, dice la questura di Rieti, “sono emersi gravi indizi di colpevolezza”. Un quarto ultrà della Sebastiani è indagato per favoreggiamento. Sui profili social dei tre fermati ci sono immagini di Mussolini e iconografie legate al mondo del fascismo. I tre sospettati sono finiti in carcere con l’accusa di omicidio volontario.

In passato gli stessi fermati vennero già segnalati durante altri incontri di pallacanestro al palazzetto dello sport della città laziale, in cui si erano verificate tensioni con altre tifoserie ospiti. Il loro gruppo di ultrà è la ‘Curva Terminillo’.  A portare gli investigatori sulla pista dei tre fermati, sono stati gli agenti che in quei momenti scortavano il pullman, i quali avevano notato alcune persone con il volto coperto allontanarsi rapidamente dopo essere salite su delle auto parcheggiate sotto il cavalcavia.

Manuel Fortuna, Kevin Pellecchia e Alessandro Barberini, i responsanbili dell'assolta al bus del Pistoia basket

Già oggi i tre, che si trovano detenuti nella casa circondariale di Rieti, potrebbero essere sentiti dal gip e dal pm Lorenzo Francia che coordina le indagini. Il questore di Rieti, Pasquale Fiocco, ha ribadito che le indagini sono ancora in corso lasciando intendere che potrebbero esserci ulteriori sviluppi. Nella chat tra tifosi, infatti, potrebbero esserci ancora altri nomi di chi ha partecipato all’adunata per l’assalto al pullman, per questo gli investigatori hanno ascoltato diversi tifosi della Sebastiani Rieti. Nelle conversazioni su Whatsapp si fa riferimento a una spedizione punitiva pianificata da almeno tre tifosi della Sebastiani basket Rieti, ora sospettati di aver partecipato all’azione.

La polizia sta scandagliando anche le immagini registrate dalle telecamere presenti all’interno e all’esterno del palazzetto dove si è svolto il match. Gli investigatori hanno visionato i filmati registrati prima, durante e dopo la partita di basket tra Pistoia e Sebastiani, compreso il tragitto che porta dal ‘Pala-Sojourner’ verso il bivio della superstrada per Terni, dove sono partiti i lanci di pietre e mattoni.

Altri elementi sono stati acquisiti dall’analisi investigativa svolta nel corso della pausa tra secondo e terzo quarto, quando c’erano stati momenti di tensione tra le due tifoserie che avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Sotto la lente sono finite anche le celle telefoniche, per individuare chi al momento dell’agguato si trovava in quella zona, al bivio di Contigliano, dove non sono però presenti telecamere.

LA CRONACA DELL’ASSALTO
Il secondo autista del pullman che trasportava i tifosi al seguito della squadra di basket di Pistoia di A2 è morto, questa sera, lungo la superstrada Rieti-Terni, all’altezza dello svincolo di Contigliano (Rieti), dopo che alcuni tifosi della Sebastiani Basket di Rieti hanno assaltato il pullman che stava lasciando la città dopo si era disputato l’incontro. Momenti di tensione tra le tifoserie c’erano già stati durante il match del PalaSojourner (in particolare nel corso della pausa tra secondo e terzo quarto) e avevano richiesto l’intervento di polizia e carabinieri.

Il pullman è stato raggiunto dal lancio di sassi nella parte anteriore, il parabrezza in un punto risulta sfondato da un mattone, proprio all’altezza del sedile dove era seduto il secondo autista, accanto al guidatore. Il parabrezza è incrinato ma non rotto anche dal lato del posto di guida, come documentato da alcune foto sui social. Era da poco terminata la partita di A2 a girone unico che aveva visto la vittoria della squadra di Pistoia, contro i reatini.

“Pistoia Basket 2000 Ssd arl ha appreso con sgomento la notizia“. Lo scrive Pistoia Basket sulle pagine social. “Alla luce delle prime notizie emerse, e in attesa dei riscontri ufficiali della magistratura – è scritto in una nota  –  la Società si dichiara sconcertata per la dinamica che ha provocato l’incidente. Il presidente Joseph David e tutto il Club si stringono attorno alla famiglia dell’autista e partecipano al dolore dei suoi cari”.

“Quanto accaduto stasera al termine della gara contro la Estra Pistoia ci lascia sgomenti. Il pullman che trasportava i tifosi ospiti, sulla strada del rientro, ha subito un atto  inqualificabile, in quanto vittima di una sassaiola che ha causato il decesso di un autista del pullman stesso”. Lo scrive sui social la società di basket Sebastiani Rieti a seguito dell’aggressione ai danni di un pullman dove viaggiavano i tifosi del Pistoia basket che ha causato la  morte di un autista. “La Sebastiani si dissocia completamente da quanto  accaduto ed esprime il più sincero cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia dell’autista tragicamente scomparso. Si tratta di un un fatto gravissimo sul quale gli inquirenti, dei quali abbiamo piena fiducia, faranno luce. CI troviamo a parlare di fatti che nulla hanno a che vedere con lo sport, e totalmente distanti dai valori che ogni giorno, come club, cerchiamo di portare avanti”.

Un atto criminale scioccante. Ci auguriamo che venga immediatamente accertata la dinamica dei fatti e venga fatta piena giustizia”. Così sui social il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, a seguito della notizia di un’aggressione al pullman con i tifosi della squadra di basket del Pistoia che ha causato la morte di un autista. “L’intera comunità reatina condanna con sdegno questo atto spregevole che nulla ha a che fare con Rieti e con lo sport – ha concluso – Esprimiamo vicinanza ai famigliari del defunto, alla società e alla Città di Pistoia”.

“Ma come è possibile morire così, mentre si torna a casa dopo una partita di basket? E’ sconvolgente l’assalto perpetrato questa sera vicino Rieti da delinquenti che si sono   trasformati in assassini e non potranno mai essere definiti tifosi. Lo sport è vita e questi criminali sono lontani anni luce dai valori sportivi. Le nostre condoglianze alla famiglia del  secondo autista del pullman dei tifosi di Pistoia, colpito a morte dalla follia omicida”. Lo scrive su X il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi.

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