I corpi senza vita di una bambina e di una donna, quest’ultimo avvolto in un sacco nero, sono stati trovati nel pomeriggio di ieri, sabato 7, a Villa Pamphili, uno dei polmoni verdi della Capitale. Al vaglio le testimonianze e le immagini delle telecamere ad ampio raggio che potrebbero aver immortalato lungo il tragitto chi ha portato i corpi nel parco.
Le autopsie sulla donna e la bimba di sei mesi e il prelievo del Dna serviranno ad accertare le identità delle due vittime, le cause e le date del decesso. In base a quanto si apprende il corpo della donna era già in stato di decomposizione a differenza di quello della bambina. Il corpicino era adagiato vicino a una siepe, nella vegetazione non distante dalla Fontana del Giglio, sul lato della villa che affaccia su via Leone XII. A una distanza di circa 100 metri è stato invece individuato, successivamente, il cadavere della donna: dal sacco spuntava un braccio. Dalle prime analisi, non risulterebbero segni di violenza sui corpi, che sono in differenti stati di composizione e quindi le due sarebbero morte in momenti diversi
In pochi minuti il personale del 118 ha raggiunto il luogo del ritrovamento e ha tentato di rianimare la neonata. Un disperato tentativo di strapparlo alla morte risultato, però, inutile: la piccola era già deceduta. La zona è stata recintata per permettere alla polizia Scientifica di effettuare i rilievi e cercare elementi utili per ricostruire quanto avvenuto. Sul luogo del ritrovamento si è recato anche il pm della Procura, Antonio Verdi, che ha avviato un procedimento affidando le indagini alla Squadra Mobile.