Mosca afferma di aver testato con successo il nuovo missile balistico intercontinentale 9M730 Burevestnik a propulsione nucleare: “Ha coperto la distanza di 14mila chilometri in 15 ore”, ha annunciato il capo di Stato maggiore russo Valerij Gerasimov, precisando che il test è avvenuto il 21 ottobre.
Secondo un articolo del New York Times di qualche anno fa, 13 test furono condotti dalla Russia tra il 2017 e il 2019 per il Burevestnik, missile che supera la definizione di intercontinentale perché il motore a propulsione nucleare rende l’autonomia potenzialmente illimitata. Ma quelle prove furono tutte concluse senza successo, secondo un rapporto della Nuclear Threat Initiative, un gruppo no-profit specializzato nel controllo degli armamenti. Invece questa volta – sarebbe questa la notizia nuova – il test, sarebbe andato a buon fine.
ll Burevestnik è un missile cruise subsonico per missioni nucleari alimentato da un reattore nucleare. I missili cruise, a differenza dei missili balistici, hanno propulsione autonoma e seguono percorsi autonomi guidati da un calcolatore a bordo oppure dai satelliti di navigazione; volando a bassa quota (qualche decina di metri) sfuggono ai radar e con la loro alta mobilità possono evitare gli intercettori anti-missile. Ciò li rende armi ad altra penetrazione delle difese nemiche. “Ho un rapporto dell’industria e le valutazioni del Ministero della Difesa sono generalmente note. Dopotutto, si tratta di un prodotto unico, diverso da qualsiasi altro al mondo”, ha affermato. Ricordo vividamente quando annunciammo che stavamo sviluppando un’arma del genere”.
