Il centrosinistra dà segni di vita nelle elezioni amministrative. A Genova, Silvia Salis candidata di un vasto schieramento di centrosinistra, il cosiddetto Campo Largo, è la nuova sindaca con il 53% dei voti. Ha battuto al primo turno il candidato del centrodestra Piciocchi fermo al 44,2.
A Ravenna – la città del sindaco uscente oggi presidente della Regione, Michele De Pascale – ha stravinto il candidato del centrosinistra Alessandro Barattoni (nella foto) con un largo 58,2%. Anche a Taranto e Matera buona affermazione dei candidati del centrosinistra, rispettivamente Bitetti (al 37,8% contro Tacente, 26%) e Cifarelli (43,2% su Nicoletti, Cdx, al 37,3, e Bennardi del M5S fermo all’8,2%). In questa due città si andrà al ballottaggio l’8 e 9 giugno, in concomitanza con il referendum sul lavoro e la cittadinanza italiana. La Destra, in questa tornata di amministrative che ha chiamato alle urne in 117 Comuni quasi due milioni di elettori, è arretrata ovunque, campanello d’allarme per Giorgia Meloni, che ha fatto un richiamo all’unità del centrodestra.
Elly Schlein esulta e posta sui social questa foto e questa dichiarazione: “Quando è unito il centrosinistra vince. Dopo una bellissima campagna tra le persone, due straordinarie vittorie al primo turno a Genova e a Ravenna, con Silvia Salis e Alessandro Barattoni, cui vanno il nostro abbraccio e gli auguri di buon lavoro – ha scritto la segretaria del Partito Democratico sui social – Con il PD che cresce di 8 punti rispetto alle ultime elezioni ed è primo partito. Vinciamo anche ad Assisi con Valter Stoppini e sono ottimi i risultati di Taranto, dove andremo al ballottaggio nettamente in vantaggio. Ormai è chiaro, il centrodestra esulta per i sondaggi, noi vinciamo le elezioni. Il Partito Democratico conferma la sua crescita, dopo le regionali dello scorso anno e le europee. Essere testardamente unitari, è necessario ripeterlo oggi più che mai, non è una tesi o un dibattito politologico, ma un dato oggettivo: uniti si vince, congratulazioni a tutte le forze che hanno contribuito a queste belle vittorie!”

CHI E’ SILVIA SALIS. Dirigente sportiva e prima ancora campionessa di lancio del martello, Silvia Salis pare che fin da bambina avesse il sogno di fare la sindaca. Così dice chi la conosce. È sposata con Fausto Brizzi (scrittore ma soprattutto regista, del famoso ‘Notte prima degli esami’ e del più recente ‘Dove osano le cicogne’) ed è arrivata a candidarsi con il centrosinistra (è stata scelta dal Pd e appoggiata dal M5s) dopo essere stata a lungo (dal 2021) il braccio destro di Giovanni Malagò, presidente del Coni. Ha strappato Genova alla Destra che l’amministrava da ben otto anni (da quando nel 2017 venne eletto Marco Bucci che ora è passato alla guida della Regione Liguria).
Cresciuta in una famiglia di centrosinistra, il padre era iscritto al Partito Comunista, il nome di Silvia Salis era finito nelle prime pagine dei giornali quando Maurizio Gasparri l’aveva attaccata dicendo che era “carina” ma non aveva nessuna esperienza di politica (questo il messaggio: “Le elezioni non sono un concorso di bellezza“). Accusa che era stata respinta (da lei stessa come da tanti altri che erano insorti) e bollata di essere “sessismo”. Il marito, regista Fausto Brizzi, era stato ingaggiato dalla Regione Liguria (tra il 2021 e il 2023) per una serie di spot istituzionali, il cui cachet è stato devoluto in beneficienza all’ospedale Gaslini. Sul suo passato da campionessa olimpionica nel lancio del martello (gareggiava per le Fiamme azzurre) Silvia Salis ha scritto un libro dal titolo “La bambina più forte del mondo“. Ha partecipato alle Olimpiadi di Pechino (2008) e Londra (2012) e ha vinto 10 titoli per l’Italia. Dopo aver abbandonato il lancio del martello a livello agonistico, Salis si è laureata in Scienze politiche con una tesi sulla gestione delle federazioni sportive nazionali. Ha un figlio di due anni e mezzo, Eugenio, nato dell’ottobre del 2023, a cui ha dato anche il proprio cognome.