giovedì 17 Luglio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

MILANO / Terremoto giudiziario sull’urbanistica: 24 indagati. Chiesto l’arresto di un assessore della giunta Sala

Terremoto giudiziario a Milano nel settore dell’urbanistica da anni il punto dolente dell’amministrazione comunale di centrosinistra presieduta da Beppe Sala. Sono state eseguite 24 perquisizioni domiciliari riguardanti una maxi inchiesta sull’urbanistica con ipotesi di reato come la corruziuone, falso e induzione a promettere utilità a carico di pubblici ufficiali appartenenti al Comune di Milano o componenti della Commissione per il Paesaggio, nonché progettisti e imprenditori. Per l’assessore Tancredi è stato chiesto l’arresto.

“Nell’ambito di complesse indagini riguardanti il settore dell’urbanistica a Milano”, il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano ha eseguito da questa mattina 24 perquisizioni personali, domiciliari e locali con la probabile applicazione, per sei indagati, di mirusre restrittive come la custodia in carcere o gli arresti domiciliari.

Contestualmente, a sei tra gli indagati è stato notificato l’avviso, disposto dal gip del Tribunale di Milano, “a rendere interrogatorio preventivo finalizzato a valutare l’applicazione di altrettante misure cautelari personali (custodia carcere o arresti domiciliari), richieste da questa Procura all’esito di nuove e rilevanti risultanze investigative”, fa sapere la Gdf con una nota.

I finanzieri, inoltre, stanno eseguendo, presso il Comune di Milano, un ordine di esibizione di documentazione inerente agli interventi edilizi al centro dell’indagine. “Il fenomeno indagato, legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia, ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo, tant’è che le indagini”, ricorda la Gdf, “hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri e all’adozione di misure cautelari personali“.

L’inchiesta sull’urbanistica milanese vede coinvolti l’assessore comunale Giancarlo Tancredi, per cui sono stati chiesti gli arresti domiciliari, l’imprenditore Manfredi Catella (Coima), Andrea Bezziccheri (Bluestone) e altri esponenti della Commissione Paesaggio. Per la segreteria provinciale e il gruppo consiliare della Lega, “dopo lo scandalo Boeri e i problemi legati all’uso disinvolto della Scia, la richiesta di arresto per un assessore mette a rischio l’immagine della città e il suo sviluppo Milano non può permettersi un altro terremoto urbanistico”. Ecco perché, secondo il Carroccio, “il sindaco Sala deve fare scelte chiare”, in quanto “da mesi chiediamo di riportare regole e trasparenza nella gestione delle pratiche edilizie, ma da Palazzo Marino è arrivato solo silenzio. Ora la misura è colma”. Sala per la Lega “non può continuare a comportarsi come se nulla stesse accadendo, o torna a fare il sindaco davvero, oppure- concludono i leghisti- lasci spazio a chi ha a cuore Milano e la sua economia”.

Gli ultimi sviluppi dell’inchiesta sull’urbanistica scatenano anche una bufera politica sul comune di Milano. Da Roma arrivano le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa: “Non sono mai lieto quando qualcuno viene arrestato ma è giusto che la strada della giustizia sia libera”.   Sulla gestione dell’urbanistica da parte di Palazzo Marino, pesanti gli attacchi dei Cinque stelle. Per il capogruppo in regione Nicola Di Marco “il passo indietro di Sala è inevitabile. L’ennesimo terremoto legato all’urbanistica deve essere l’ultimo capitolo della giunta”.  “Attendiamo che chi a Milano ha responsabilità tragga le conseguenze” ha aggiunto il leader Giuseppe Conte. Il coordinamento milanese di Alleanza Verdi Sinistra chiede che l’assessore Tancredi faccia un passo indietro e lo stop alla vendita di San Siro.

Nell’opposizione di centrodestra a Palazzo Marino, è Fratelli d’Italia a chiedere le dimissioni del sindaco, con Sandro Sisler e il capogruppo Riccardo Truppo: “La misura è colma, Milano merita un’altra guida un’amministrazione che non fugga dalle proprie responsabilità” scrivono in una nota: “ll dato politico impone un atto di responsabilità: il sindaco Sala deve rassegnare le dimissioni”. “Sala abbia un sussulto di dignità e rassegni le dimissioni” dice Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco nelle giunte milanesi di centrodestra.

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