Donald Trump ha varato dalla Casa Bianca la sua guerra al paracetamolo, affiancato dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. e dall’amministratore di Medicare Mehmet Oz, dichiarando che l’autismo è collegato all’uso del Tylenol (negli Stati Uniti è il nome commerciale del paracetamolo, comunissimo antidolorifico da banco disponibile nella maggior parte delle farmacie, in Italia è la comunissima Tachipirina) tra le donne incinte.
Trump aveva accennato all’annuncio con un po’ di mistero domenica durante la manifestazione commemorativa per Charlie Kirk a Phoenix, in Arizona. “Penso che lo troverete sorprendente”, ha detto Trump alle migliaia di persone in lutto. “Penso che abbiamo trovato una risposta all’autismo”.
Lunedì pomeriggio, Trump ha annunciato le conclusioni della sua amministrazione in questi termini: “Prendere il Tylenol è, ehm… non va bene. Lo dico chiaramente, non va bene”. Il presidente ha anche affermato che le comunità in cui le persone “non si vaccinano e non prendono pillole”, come gli Amish o i cubani, non hanno registrato l’aumento dei tassi di autismo osservato negli Stati Uniti. “Questo vi dice qualcosa?”, ha riflettuto. Trump ha anche chiesto una serie di modifiche alla politica sui vaccini, tra cui la distanziamento delle iniezioni polivalenti “invece di una sola visita in cui si riempie il bambino di roba”, nonché la rimozione del mercurio e dell’alluminio dalle iniezioni.
Trump e i funzionari dell’HHS (dipartimento per la salute), della FDA (Food and Drug Administration, responsabile per la sicurezza dei farmaci e degli alimenti) e del NIH (National Institute of Health) hanno annunciato una serie di cambiamenti: Il capo della FDA Marty Makary ha annunciato che il Tylenol riporterà in etichetta un’avvertenza, e che i professionisti della medicina riceveranno presto una comunicazione dall’agenzia che li avvertiva della correlazione con l’autismo.
Il segretario alla Salute Kennedy ha annunciato dati secondo cui “la carenza di folati nel cervello di un bambino può portare all’autismo”; secondo quanto ha detto il 60% dei bambini autistici vede “un miglioramento delle comunicazioni verbali se viene somministrato leucovorin”. Ha anche dichiarato che gli studi dell’agenzia sotto la sua direzione hanno trovato “prove evidenti” che associano l’uso del Tylenol nei bambini alla tossicità epatica.
Dal mondo medico-scientifico si alza una ondata di critiche. Quando il Wall Street Journal ha dato per primo la notizia di un nuovo rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani che avrebbe collegato il farmaco alle diagnosi di autismo all’inizio di questo mese, il prezzo delle azioni del produttore, Kenvue, è crollato. “Riteniamo che la scienza indipendente e attendibile dimostri chiaramente che l’assunzione di paracetamolo non causa l’autismo”, ha affermato l’azienda in una dichiarazione. “Siamo fortemente in disaccordo con qualsiasi suggerimento contrario”.
L’American College of Obstetricians and Gynecologists ha risposto all’annuncio del Wall Street Journal sui social media, affermando che “il paracetamolo rimane un’opzione sicura e affidabile come antidolorifico durante la gravidanza”. La Society for Maternal-Fetal Medicine ha definito “inconcludenti” le affermazioni su un legame tra Tylenol e autismo, aggiungendo che non utilizzare il farmaco per trattare la febbre o il dolore durante la gravidanza può “comportare rischi significativi per la salute della madre e del bambino”.
Robert F. Kennedy Jr., che non ha una formazione scientifica formale né credenziali, ha gestito un’organizzazione chiamata Children’s Health Defense dal 2015 al 2023, quando si è preso un periodo di aspettativa per candidarsi alla presidenza. Nel corso degli anni, la CHD ha affermato, contro il consenso scientifico prevalente, che una serie di condizioni di salute nei bambini – dall’autismo alle allergie al cancro – sono collegate a una serie di fonti chimiche e radioattive presenti nell’ambiente, tra cui il paracetamolo. Intervenendo lunedì, RFK Jr. è tornato sui temi trattati durante il suo mandato alla CHD, lamentando quella che ha definito la “politicizzazione della scienza”.
FONTI: Casa Bianca, The Voice of New York, American College of Obstetricians and Gynecologists, FDA