lunedì 5 Maggio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

TRUMP: “Putin e Zelensky si odiano, non sono sicuro di portare la pace”

In una intervista televisiva, Donald Trump si è detto non più sicuro di poter portare la pace tra Ucraina e Russia: “Putin e Zelensly si odiano troppo, un odio tremendo”. Ma a provocare accese polemiche è l’affermazione del presidente di non sentirsi vincolato dalla Costituzione americana e di non pensare a un terzo mandato, eventualità peraltro esclusa dalla Costituzione stessa.

WASHINGTON – I toni trionfalistici e sicuri lasciano il passo ai “forse”: il presidente Donald Trump non è più così certo di riuscire a portare Russia e Ucraina alla pace, capacità data per certa e strombazzata in campagna elettorale e appena tornato alla Casa Bianca. In una intervista a Kristen Welker di Nbc News, Trump ha dovuto ammettere di non essere più in grado di affermare che la pace è vicina: “Zelensky e Putin si odiano troppo, tra loro c’è un odio tremendo”.

Rispondendo alle domande sulla politica estera e sulle guerre, Trump ha ammesso che la pace tra Russia e Ucraina, che in passato assicurava di potere ‘portare a casa’ in poco tempo,  potrebbe non essere raggiungibile: “Forse non è possibile farlo – ha detto – “c’è un odio tremendo tra questi due uomini- ha motivato, riferendosi a Putin e Zelensky- e tra alcuni dei soldati, tra i generali. Hanno lottato duramente per tre anni”.

E ha anche rinnovato le sue intenzioni di mollare la ricerca di una soluzione pacifica se non cambieranno le cose: “Arriverà il momento in cui dirò: ok, continuate così, continuate a fare gli stupidi, continuate a combattere.. Arriverà il momento in cui potrei dirlo”, ha spiegato, dicendo di essere stato vicino più di una volta a prendere questa decisione. Ma poi “sono successe cose positive” che lo hanno fermato.

Sempre in tema di politica estera, è tornato sui propositi di ‘americanizzare’ la Groenlandia, ammettendo di “non avere escluso’’ l’uso della forza militare per annetterla. Diversamente per il Canada “non vedo nulla del genere”, anche se ha rinnovato il suo desiderio perché diventi il 51esimo Stato degli Usa.

Al tono deludente sulla pace in Ucraina sono seguite le polemiche sul rispetto della Costituzione americana: alla domanda se si senta vincolato dalla legge suprema del Paese, l’ex presidente ha risposto: “Non lo so”. E, interpellato sul diritto al giusto processo, esteso dalla Costituzione anche ai non cittadini, il presidente ha evitato una presa di posizione: “Non sono un avvocato. Non lo so”.
Trump ha escluso però di puntare a un terzo mandato: “Tantissime persone vorrebbero che lo facessi, ma non è una cosa che intendo fare”, ha risposto riferendosi al terzo mandato presidenziale che è comunque escluso dal 22° emendamento della Costituzione. Sui timori di recessione del Paese, ha minimizzato, parlando di ’’un periodo di transizione’’ al termine del quale ’’staremo benissimo’’. Perciò non è preoccupato: “Tutto può succedere ma credo- ha osservato- che abbiamo la migliore economia nella storia del nostro Paese’’. (In collaborazione con Agenzia Dire – www.dire.it)

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