giovedì 29 Maggio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

UN PENSIERINO

Quando un giornale non smette di fare il giornale e non le manda a dire, soprattutto ai potenti del momento. Pane al pane e vino al vino, diremmo noi in Italia. La rivista The Atlantic ha pubblicato un intervento di Paul Rosenzweig * con un titolo che più eloquente non si può: Trump il truffatore. Il riferimento è al Boeing che il Qatar ha regalato al presidente degli Stati Uniti. L’articolo è accompagnato da una foto che è un capolavoro di sintesi, ironia ed efficacia comunicativa, al pari del testo, asciutto e senza fronzoli com’è l’informazione statunitense, a parte alcuni potenti e servili media specializzati in post-verità e notizie false.

— Negli anni precedenti alla stesura della Costituzione, due dei personaggi più famosi della Rivoluzione americana furono coinvolti in una controversia per i timori di un’indebita influenza straniera causata dal ricevimento di opulenti regali da parte di re europei. Uno era una tabacchiera d’oro con 408 diamanti incastonati che il re Luigi XVI di Francia regalò a Benjamin Franklin. L’altro era un cavallo, regalato a John Jay dal re di Spagna. Entrambi i doni vennero pubblicamente denunciati al nuovo Congresso della Confederazione e, nonostante l’obiezione dell’opinione pubblica, entrambi gli uomini mantennero i regali.

Le controversie erano ancora mature nella mente dei leader americani quando si accinsero a redigere una nuova Costituzione. Essi temevano che doni grandi e preziosi potessero influenzare in modo inappropriato i funzionari americani nei loro rapporti con gli Stati stranieri – che una tabacchiera o un cavallo potessero scaldare psicologicamente una persona verso un altro Paese, distorcendo la sua capacità di mettere al primo posto gli interessi dell’America. Per evitare questa distorsione, i redattori fecero delle disposizioni anticorruzione una pietra miliare della nuova Costituzione. In effetti, se la frequenza della loro attenzione a un particolare problema è una misura di quanto fosse importante la loro preoccupazione, allora pochi problemi erano così allarmanti per loro come la corruzione, che la Costituzione originale affronta esplicitamente in quattro casi distinti, più un quinto che fu aggiunto in seguito.

L’istinto di auto-arricchimento del presidente Donald Trump è un orribile esempio di ciò che i Fondatori speravano di evitare: un presidente che trae profitto dalla carica pubblica. Le imprese di Trump – accettare il dono di un jet del Qatar, trarre profitto dalla vendita di una criptovaluta autoreferenziale, mettere all’asta la possibilità di cenare con lui – riflettono tutte il suo disprezzo per le preoccupazioni dei Fondatori.

Due dei tentativi della Costituzione di limitare i conflitti di interesse sono divieti diretti e distinti di trarre profitto dal Presidente. Uno di questi (nell’Articolo II, Sezione 1) era il divieto assoluto di regali domestici al Presidente: A parte il compenso per il suo servizio, “egli non riceverà entro tale periodo alcun altro emolumento dagli Stati Uniti o da uno di essi”. Emolumento, parola registrata per la prima volta nel XV secolo, significa “profitto o guadagno derivante dalla posizione, dall’ufficio o dall’impiego”. In altre parole, è espressamente vietato trarre profitto dalla propria posizione, ad esempio vendendo favori ai propri concittadini (ad esempio, l’opportunità di cenare con il Presidente).

* Paul Rosenzweig è direttore di Red Branch Consulting. Dal 2005 al 2009 è stato vice assistente segretario per le politiche del Dipartimento di Sicurezza Nazionale. Insegna cybersecurity alla George Washington University Law School. In precedenza è stato consulente senior nelle indagini sul presidente Bill Clinton.

* Foto: Illustrazione The Atlantic, fonte Getty

 

 

 

Articoli correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

CATEGORIE ARTICOLI

Articoli recenti