Forte sterzata a Destra della Polonia. Le elezioni presidenziali hanno visto prevalere al ballottaggio l’ultraconservatore Karol Nawrocki, antieuropeista, candidato del partito nazionalista Diritto e Giustizia. Il nuovo presidente polacco – ex pugile, sfegatato sostenitore di Donald Trump a tal punto da volare negli Stati Uniti per farsi fotografare con il presidente – ha ottenuto il 50,89 per cento dei voti nel ballottaggio che lo ha visto contrapposto in un testa a testa serrato a Rafał Trzaskowski, sindaco di Varsavia e candidato liberal-conservatore di Coalizione civica che in un primo momento, a urne appena chiuse, aveva rivendicato la vittoria, smentito però dal conteggio reale delle schede.
L’elettorato polacco è apparso nettamente diviso in due. L’affluenza alle urne è stata del 72,8 per cento: più alta rispetto al primo turno del 18 maggio, quando si era fermata al 67,3 per cento. Il Times of Israel definisce Nawrocki un “conservatore revisionista dell’Olocausto”. La vittoria dell’estrema destra, secondo molto osservatori, potrebbe essere il prologo di un attacco ai diritti delle donne, soprattutto al diritto all’aborto.
Il presidente della commissione elettorale nazionale Marciniak ha dichiarato che si sono registrati alcuni incidenti durante le votazioni: “Va però detto che i numeri rimangono entro limiti ragionevoli. Ci sono state dieci sospette infrazioni e 232 possibili infrazioni”, ha dichiarato.
Nawrocki, storico di formazione, 42 anni, appassionato di boxe e calcio, concede così una rivincita al partito Diritto e Giustizia, dopo la sconfitta alle elezioni legislative dell’ottobre 2023. Per il primo ministro Donald Tusk, a questo punto la situazione politica si complica decisamente. L’ex presidente del Consiglio europeo dovrà infatti affrontare un periodo di coabitazione con un presidente che, ad esempio sull’Unione Europea, ha posizioni decisamente diverse rispetto alle sue. L’attuale capo di Stato Andrezj Duda, infatti, è anch’egli vicino a Diritto e Giustizia, ma con posizioni meno radicali rispetto a Nawrocki.
Nazionalista storico, autore di testi sulla criminalità organizzata, fan di Donald Trump, da cui ha copiato lo slogan «Polonia first», è stato sostenuto dal Pis (Partito Diritto e Giustizia di estrema destra) aveva firmato una dichiarazione redatta dal candidato di estrema destra sconfitto al primo turno, Sawomir Mentzen, per ottenere il suo sostegno.
Nato a Gdansk in una famiglia modesta, il nuovo presidente ha diretto il museo della Seconda guerra mondiale dal 2017 al 2021, prima di assumere la guida dell’Istituto per la memoria nazionale. Nawrocki ha operato in favore di una revisione storica sul ruolo post-bellico dell’Unione sovietica, sostenendo anche lo smantellamento di una serie di monumenti: posizioni che gli sono valse l’iscrizione da parte della Russia nella lista delle persone ricercate dalle forze dell’ordine. La sua campagna elettorale non è stata semplice. Dapprima ha dovuto rispondere di un presunto scandalo legato a un secondo appartamento di sua proprietà, che sarebbe stato acquisito a prezzo inferiore a quello di mercato da una persona anziana portatrice di handicap. E che lo stesso Nawrocki non aveva dichiarato di avere. In secondo luogo, un’inchiesta del sito d’informazione Onet lo ha accusato di aver partecipato a un giro di prostituzione in una località balneare sul mar Baltico quando il neopresidente faceva il buttafuori di una discoteca.