mercoledì 18 Giugno 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

GUERRA ALL’IRAN / Trump ci sta facendo un pensierino

Gli Stati Uniti “sanno dove si nasconde” la Guida Suprema iraniana Kamenei, ma non intendono eliminarlo, per ora. Lo ha scritto Donald Trump in un messaggio sul suo social Truth, mentre il conflitto tra Israele e Iran è entrato nel sesto giorno e la Casa Bianca, secondo indiscrezioni attendibili, valuta di entrare in guerra. Il presidente americano ci sta facendo un  pensierino e ha quindi chiesto la resa incondizionata dell’Iran invitando i 9,5 milioni di abitanti della capitale a lasciare subito la città.

Secondo fonti vicine all’amministrazione, l’obiettivo sarebbe quello di far sì che Israele “infligga un colpo permanente” al programma atomico iraniano, anche con l’eventuale supporto diretto degli Stati Uniti: si valuta, tra le ipotesi, la fornitura a Israele di bombe penetranti in grado di colpire i siti nucleari costruiti in profondità. Il presidente stesso, parlando con i giornalisti sull’Air Force One, ha espresso frustrazione per l’atteggiamento iraniano: “Dovevano concludere l’accordo. Gliel’avevo detto. Ora non sono affatto dell’umore giusto per negoziare.”

Netanyahu ha affermato che i raid hanno “ritardato di molto” i progressi iraniani sul nucleare, aggiungendo di essere in “contatto quotidiano” con il presidente Trump. Teheran insiste, invece, sulla natura civile del proprio programma atomico. Nel fine settimana, uno degli attacchi ha colpito il giacimento di gas South Pars, nella regione meridionale del Paese, provocando un incendio. L’episodio ha avuto ripercussioni sui mercati, contribuendo all’aumento del prezzo del greggio: il Brent è salito fino a 74,60 dollari al barile. Uno scenario di ulteriore destabilizzazione potrebbe derivare da una chiusura dello Stretto di Hormuz, il passaggio marittimo da cui transita circa un terzo del petrolio trasportato via mare a livello globale.

Intanto in Canada, il cancelliere tedesco Merz ha dichiarato ai colleghi del G7 che “Israele in Iran sta facendo il lavoro sporco anche per tutti noi”.

 

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