domenica 6 Luglio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

TERZO PARTITO / Elon Musk fonda l’America Party “contro gli sprechi e la corruzione del presidente Trump”

Da grande sostenitore di Donald Trump, oltre che responsabile del Doge, ad acerrimo nemico. Un’inversione a 360 gradi, una sfida che sta sorprendendo la nuova America: fondare un partito, il terzo negli Stati Uniti, perché ha tutti i mezzi e gli strumenti per farlo, a cominciare dal social e dalla ricchezza smisurata in miliardi di dollari. Elon Musk, il fondatore della Tesla e XSpace ha annunciato nel giorno della festa dell’Indipendenza la nascita dell’America Party. Una potenza di fuoco indirizzata contro il presidente che – a detta dello stesso Musk – vuole mandare in bancarotta il Paese con la sua legge di bilancio, con gli sprechi e con la corruzione. Accuse gravissime dell’uomo più ricco al mondo, fino a qualche settimana fa alla Casa Bianca come responsabile di un ufficio di enorme importanza per la politica trampiana: i tagli nella pubblica amministrazione.

“Con un rapporto di 2 a 1, volete un nuovo partito politico, lo avrete. Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro Paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia. Oggi, l’America Party è nato per restituirvi la libertà”, ha rilanciato questo messaggio il miliardario sul social di sua proprietà X.

Il 4 luglio il magnate sudafricano, fino a pochi giorni fa consigliere dell’amministrazione Usa ma poi in rotta con Trump per la legge di bilancio, aveva indetto un sondaggio. “Il Giorno dell’Indipendenza è il momento perfetto per chiedersi se si desidera l’indipendenza dal sistema bipartitico (che alcuni definirebbero monopartitico)! Dovremmo creare l’America Party?”.

Gli utenti che hanno votato, in 1.248.856, si sono espressi per il 65,4% a favore e per il 34,6% contrari.

Musk ha appoggiato Trump durante la campagna elettorale e poi, con la formazione della nuova amministrazione, ha guidato il DOGE (Department of Government Efficiency) il dipartimento che aveva lo scopo di tagliare le spese del governo. I dissidi tra i due sono nati con la legge di bilancio fortemente voluta dal presidente Usa (che l’ha definita Big Beautiful Bill) ma considerata da subito un “abominio” dal numero uno di Tesla.

In un crescendo di tensione politica, Musk è arrivato a minacciare tutti coloro in Congresso che hanno votato a favore della legge: “Perderete le elezioni, anche se fosse l’ultima cosa che farò”. Da parte sua Trump ha respinto le critiche asserendo: “Musk è arrabbiato per i sussidi alle auto elettriche”. La reazione di Trump è apparsa comunque poco in linea con la sua notoria aggressività nei commenti e nelle accuse agli avversari politici.

Quando Musk parla di sprechi e corruzione a cosa fa riferimento? Forse, avendo vissuto per mesi a fianco di Trump e del suo entourage, sa o ha visto qualcosa che pone il presidente Usa in cattiva luce agli occhi dell’opinione pubblica e del suo elettorato. Da oggi comunque la politica americana continuerà a stupire e a preccupare tutto il mondo. Forse è finita l’epoca del bipartitismo, di sicuro comincerà un’altra storia.

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