martedì 8 Luglio 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

BOLLO, modifiche per le auto nuove / TELEPASS, stop al monopolio

Due novità per gli automobilisti. Riguardano la tassa di possesso dell’auto, il bollo, e la fine del monopolio Telepass (Benetton) ai caselli autostradali con l’avvento di nuovo operatore, UnipolMove, che estenderà i pagamenti dal pedaggio alle multe, al bollo auto, ai parcheggi, alle Ztl e finanche ai rifornimenti di carburante.
Il bollo
A partire dall’inizio del prossimo anno cambia il modo di pagare il bollo delle auto, presentato come una riduzione al minimo delle procedure burocratiche per questa tassa di possesso. Nel decreto attuativo della riforma fiscale, il governo Meloni – che ha sempre disatteso l’impegno preso in  campagna elettorale di ridurre le accise della benzina e che alcuni giorni fa ha dovuto annullare l’aumento dei pedaggi autostradali previsto dal 1° agosto – ha approvato una misura proprio su questa tassa.
Mese di immatricolazione. Con una misura contenuta nel decreto attuativo della riforma fiscale, il governo ha approvato alcune modifiche del bollo auto che cambieranno le modalità di riscossione della tassa che ogni automobilista deve versare ogni anno. Non cambiano i criteri per il calcolo della cifra da versare, vengono modificate invece le scadenze per i veicoli che saranno immatricolati dal 1° gennaio 2026, mentre per gli altri rimarranno valide le regole precedenti.

 

Quando pagare il primo bollo. Entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione e sarà valido per 12 mesi, quindi negli anni successivi anche la scadenza rimarrà sempre la stessa. Un esempio:  per un’auto immatricolata il 10 febbraio del 2026, il primo bollo andrà pagato entro il 31 marzo. Per le successive scadenze, la disposizione fissa il termine di pagamento all’ultimo giorno del mese in cui il veicolo risulta essere stato immatricolato (nel caso dell’esempio febbraio). Si tratta di un sistema già adottato in Lombardia e Piemonte, e ora uniformato per tutto il territorio nazionale.

No al pagamento a rate. Viene tolta la possibilità di pagare il bollo ogni mese o con scadenze semestrali. Dovrà essere versata solo un’unica quota. Per alcune specifiche tipologie di veicoli, però, il governo ha lasciato alle Regioni la possibilità di prevedere un pagamento quadrimestrale: saranno le amministrazioni regionali a stabilire se e a quali categorie applicare questa opportunità.

Tutto alla Regione. Il bollo deve essere versato esclusivamente alla Regione dove il contribuente risiede. Le Regioni gestiranno in toto la tassa: tempistiche, eventuali esenzioni, aliquote. Nel caso in cui l’automobilista versi il bollo a una Regione diversa dalla propria, saranno le amministrazioni locali a comunicare tra loro e trasferire le somme dovute, senza bisogno di interventi da parte del cittadino.

Pagherà il bollo anche l’auto in fermo amministrativo. Un’altra novità importante interessa i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, finora esentati dal pagamento in base a una sentenza della Corte Costituzionale del 2017. Il nuovo testo chiarisce che la tassa automobilistica va pagata comunque, in quanto il fermo non deve più essere considerato fra i provvedimenti che rendono indisponibile il veicolo e che legittimano quindi l’esenzione dal pagamento.

Veicoli usati. Il bollo dovrà essere pagato alla persona che risulta proprietaria al Pra (il pubblico registro automobilistico) il primo giorno del periodo tributario.

Calcoli delle somme immutati. Non cambiano, come anticipato, i criteri del calcolo del bollo, basati sui kilowatt indicati sulla carta di circolazione e sulla classificazione ambientale del veicolo. Restano anche gli importi base da calcolare per ogni kW, diversi in base alla classe ambientale della vettura

Il superbollo. Nessuna novità. Rimane invariato nonostante in diverse dichiarazioni gli esponenti del governo avessero espresso la volontà di superarlo: le auto al di sopra dei 185 kW continueranno a pagare la sovrattassa.

Le critiche sui social. Il lettore Alex puntualizza alcuni aspetti su questa tassa di possesso che, in verità, garantisce entrate modeste. Scrive: “Bisogna mantenere i carrozzoni Aci-ora-Motorizzazione, non ne bastava uno. Molti dei soldi del bollo vanno per finanziare il Gran Premio di Monza di cui l’Aci paga 27 milioni all anno alla Liberty Media per l’assegnazione del Gan Premio di Formula Uno”.

Più propositiva l’opinione di TDI Power: “L’aumento del peso delle auto ha causato un aumento della potenza dei motori, per muovere in sicurezza un Suv medio servono almeno 150-200 Cv. Una tassa di possesso non ha senso quindi se viene basata sulla potenza”.

ADDIO MONOPOLIO TELEPASS

La compagnia UnipolSai lancia la sfida al Telepass, la scatoletta che consente di superare i caselli autostradali senza fermarsi a pagare il pedaggio. Il lancio del nuovo device,
chiamato UnipolMove, rompe un monopolio durato più di un quarto di secolo da parte di Telepass, creato dal gruppo Autostrade nel 1997 e controllata al 51% da Atlantia, la holding della famiglia Benetton, e al 49% da Partners Group.

La tempistica per il varo dell’iniziativa non poteva essere migliore, con i sette milioni di clienti Telepass che si stanno rigirando tra le mani la lettera con cui la società di telepedaggio annuncia un rincaro di 0,57 euro al mese per il Telepass family, che ne porta il costo annuo a ridosso dei 22 euro, e di 0,28 euro al mese dell’apparato aggiuntivo (opzione Twin). L’alternativa offerta da Unipol, gratis per i primi sei mesi, costa, invece, un euro al mese, quasi la metà del Telepass.

“Siamo il primo operatore ad aver ottenuto la certificazione con la nuova normativa europea di Servizio di telepedaggio europeo. Così, forti dei nostri 10 milioni di clienti assicurativi auto a cui poter proporre il prodotto, siamo entrati in un mercato dove fino a ieri non c’erano alternative”, ha dichiarato il direttore di UnipolSai, Giacomo Lovati.

La fine del monopolio di Telepass era stata sancita dalla direttiva europea 2019/520 sull’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio autostradale, recepita in Italia nel 2021novembre 2021. Ad ora l’unica alternativa al Telepass, ma solo per i veicoli pesanti, era rappresentata dal sistema Dkv.

UnipolMove, a cui il gruppo di Bologna ha lavorato per più di un anno, è un tassello nella strategia di ampliamento dei servizi per la mobilità, dove Unipol è già attiva nell’assistenza stradale, nella manutenzione e riparazione diretta dei danni, nel noleggio a lungo termine e nella vendita online di veicoli usati. Oltre a far alzare le sbarre dei caselli autostradali, UnipolMove consentirà di pagare multe, bollo auto, parcheggi, Ztl e rifornimento di carburante.

UnipolMove si basa su un trasponder che comunica coi caselli autostradali, permettendo così di pagare il pedaggio senza doversi fermare. Ci sono vari modi per acquistarlo: online sul sito ufficiale; tramite app UnipolSai; in ciascuna delle agenzie UnipolSai. Una volta in possesso del dispositivo bisognerà completarne l’attivazione sull’app o sul sito web, collegandosi alla propria area riservata. UnipolSai sta lavorando con i partner per permettere l’utilizzo del dispositivo in Francia, Spagna e Portogallo.

A differenza del Telepass lo strumento di telepedaggio di UnipolSai è associato a una sola targa. Da sottolineare poi che tutti i clienti privati Unipol possono associare un massimo di 2 dispositivi ai loro contratti, mentre i clienti business possono associarne fino a 5. Il contratto UnipolMove (sottoscrivibile anche da chi non è cliente UnipolSai) si può recedere in qualsiasi momento.

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