lunedì 17 Novembre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

IL CONTRATTO? UN MIRAGGIO

Scaduto da nove anni, il contratto di lavoro per i giornalisti italiani si è arenato di nuovo lasciando il settore con regole vecchie non in grado quindi di normare le grandi novità tecnologiche che hanno investito l’informazione. Per il 28 novembre è stato proclamato lo sciopero della categoria. Un’astensione dal lavoro molto debole, però, non in grado di convincere editori, industriali e finanzieri a firmare un accordo. Ecco i punti della trattativa.

da Professionereporter.eu

C’è un problema di soldi, naturalmente, come in tutti i contratti di lavoro. Ma ci sono anche molti problemi di adeguamento del contratto ai tempi, che negli ultimi anni sono mutati: parliamo qui del Contratto nazionale di lavoro dei giornalisti italiani e il settore -dal 2016, quando l’ultimo Contratto è scaduto- ha fatto salti da gigante (non necessariamente in meglio). Appare come un altro mondo.

Nove anni dopo la scadenza del Contratto, Federazione della Stampa e Federazione Editori si sono incontrati varie volte, per cercare di scriverne uno nuovo di zecca. Hanno scoperto che su tutta la parte dell’aggiornamento delle regole non c’erano speranze di linguaggi comuni. Fnsi vuole inserire nel Contratto tutto le nuove figure professionali legate al web e al giornalismo digitale e vuole regolare l’ingresso dell’intelligenza artificiale in redazione. Ma le distanze sono grandi. 

Le parti hanno allora provato a chiudere soltanto un accordo economico. Niente da fare. Sabato 28 novembre Fnsi ha proclamato uno sciopero, decisione estrema e coraggiosa, anche perché negli ultimi anni intere testate (prevalentemente di centrodestra) hanno ignorato gli scioperi e fatto uscire lo stesso le loro edizioni. 

LA TRATTATIVA

I SOLDI. Fnsi ha proposto un aumento mensile del minimo tabellare di almeno 410 euro, per recuperare l’aumento del 19,3 per cento dei prezzi al consumo avvenuto nel periodo 2017-2024. Fieg ha ribattuto con 150 euro lordi mensili in Edr (Elemento distinto dalla retribuzione, che non produce effetti su anzianità, straordinari, notturni, domenicale e festivo). Fnsi avrebbe accettato 250 di Edr con contratto congelato per tre anni e una copertura una tantum per i 9 anni di mancato rinnovo. Fnsi ha proposto inoltre di portare gli aumenti periodici di anzianità dal 6 al 7 per cento. E di indicizzare i minimi retributivi all’Indice dei prezzi al consumo. Aumento dei compensi per articoli 2 e 12 (minimo 70 per cento della retribuzione degli assunti a tempo indeterminato

NUOVI ASSUNTI. Fieg punta a disegnare una nuova -bassa- architettura economica per i nuovi assunti. Una serie di proposte che comporterebbe per i nuovi ingressi nelle redazioni una perdita di retribuzione tra il 15 e il 20 per cento. Eccole le modifiche che gli Editori vorrebbero: riduzione dell’indennità compensativa (oggi al 15 per cento della retribuzione mensile, prevista per Direttori, Vicedirettori, Condirettori, redattori capo, capi ufficio di corrispondenza dalla capitale, corrispondenti dall’estero, capi degli uffici regionali delle agenzie, critici, inviati, informatori politici e parlamentari, vaticanisti; riduzione dell’indennità per i dipendenti delle agenzie, che oggi hanno una maggiorazione del 18 per cento sul minimo tabellare; eliminazione delle qualifiche di vicecaposervizio, redattore esperto, vicecaporedattore e redattore con più di 30 mesi di anzianità; sostituzione con cifra fissa degli aumenti periodici di anzianità (oggi sono 15 e pari al 6 per cento del minimo di stipendio); riduzione della tredicesima; lavoro notturno dalle 24, anziché dalle 23; maggiorazione notturna da applicare solo alle ore di lavoro effettivamente svolte dopo le 24 e non più -come oggi- all’intera retribuzione giornaliera quando si superano le 23; abolizione del pagamento maggiorato delle cinque festività soppresse; riduzione del pagamento domenicale; riduzione del trattamento economico nei superfestivi (1° maggio, 15 agosto, 25 dicembre (dal 260 per cento della giornata all’80 per cento); 24 giorni di ferie; eliminazione dei 5 giorni di permesso straordinario retribuito.

NUOVE FIGURE. Per la parte normativa, Fnsi chiede che rientrino nelle mansioni di natura giornalistica previste dal Contratto una serie di nuovi ruoli: redattore digitale (web editor), fotoreporter, videomaker, web imagine editor, social media e community manager, web developer, web designer, fact check-in editor, data and visual editor, audio editor and moderator, editor per realtà virtuale e aumentata, data journalist.

SUPER TECNOLOGIE. Fnsi vuole aggiornare l’articolo 42 del Contratto sulle innovazioni tecnologiche. Con una serie di regole: preventivo accordo con i Comitati di redazione per l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle redazioni; impedire che il lavoro dei giornalisti sia sostituito anche parzialmente da IA e rendere noti ai lettori i casi di utilizzo di IA. In caso di accordo commerciale fra editori e grandi piattaforme per la cessione di articoli, distribuzione degli introiti ai giornalisti, nella misura del 5 per cento. Accesso dei Cdr ai riflessi economici degli accordi.

COMPITI DEL DIRETTORE. Secondo Fnsi, deve spettare al Direttore la responsabilità di vigilare sulla corretta gestione dei collaboratori esterni (basta retribuzioni da fame) e di organizzare la redazione web. Ogni direttore può dirigere una sola testata.

PERMESSI E FORMAZIONE. Fnsi chiede cinque permessi straordinari retribuiti  per la partecipazione ai corsi di formazione obbligatoria previsti dalla legge, in aggiunta ai cinque già previsti.

UNIONI CIVILI. Fnsi chiede un congedo di 20 giorni oggi riconosciuto per i matrimoni, anche in caso di unione civile.

MALATTIE GRAVI. Fnsi chiede di escludere nel conteggio dei giorni di malattia oggi previsti i giorni di assenza per emodialisi, chemioterapia e qualsiasi cura oncologica, trattamento per Hiv-Aids. 

SMART WORKING. Fnsi chiede di prevedere il diritto di prestare la propria attività da remoto per 3/4 giorni al mese.

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