Sono morte insieme le gemelle Kessler, regine della tv degli anni Sessanta, scegliendo il suicidio assistito come ha scritto la Bild. Alice ed Ellen Kessler, soprannominate le “gambe della nazione”, sono state due icone della televisione italiana. Erano le leggendarie gemelle del mondo dello spettacolo, così so o state definite da diversi media tedeschi.
Nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia, avevano 89 anni. Le due sorelle, famose anche in Italia come cantanti, ballerine, attrici e intrattenitrici, erano note anche come le “gambe della nazione”, grazie alla loro presenza scenica, resa celebre già nel 1959.
Il duo artistico ha spopolato in Italia. Nel nostro Paese hanno vissuo per 24 anni a partire dal 1962, diventando protagoniste di varietà di grande successo come Giardino d’inverno, Studio 1, Canzonissima. Indimenticabili brani come “Da-Da-Umpa” e “La notte è piccola per noi”.
Inseparabili nella vita e sul palco. Anche al Corriere della Sera, Ellen aveva spiegato: “Noi abbiamo chiesto di essere cremate e seppellite con nostra madre e il nostro barboncino Yellow. Però non credo sarà possibile perché in Germania c’è una legge molto severa sulla cremazione”.
La polizia è arrivata nell’abitazione delle due donne intorno a mezzogiorno, ma ha potuto solo constatare la morte delle 89enni. Gli agenti hanno subito escluso la possibilità che si trattasse di omicidio. Secondo prime indiscrezioni, non ancora confermate, Alice ed Ellen avrebbero optato per il suicidio assistito. Le autorità tedesche non hanno rilasciato commenti al riguardo.L’eutanasia assistita in Germania è consentita a determinate condizioni. Inseparabili nella vita e unite anche nella morte, le Kessler avevano già manifestato il desiderio di essere sepolte insieme, in un’unica urna, accanto alle ceneri della madre Elsa e del cane Yello. Le due donne si sono spente a Grünwald, vicino a Monaco di Baviera.
In Germania per poter accedere all’eutanasia la persona deve, tra l’altro, “agire sotto la propria responsabilità e di propria spontanea volontà”. Deve essere maggiorenne e capace di agire. Gli assistenti non possono compiere essi stessi l’atto letale, poiché si tratterebbe di “eutanasia attiva”, che è vietata
