martedì 18 Novembre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

LA PIADINA ROMAGNOLA è salva: il suo nome non può diventare il marchio “ingannevole” di un’azienda svizzera

La piadina romagnola è salva. Il nome Piadina, infatti, non può essere sfruttato come marchio proprio: è un termine generico e tale deve rimanere, appannaggio di tutti coloro che la producono. Il Consorzio per la tutela della Piadina romagnola Igp ha ottenuto una vittoria importantissima nella difesa del termine messo in pericolo da una società svizzera che aveva registrato in Francia il marchio Piadina, indicato con la P maiuscola.

Il consorzio è riuscito a dimostrare attraverso una dettagliata ricerca di mercato che oggi in Francia, diversamente dal passato, la parola “piadina” identifica, appunto, la piadina. Quindi la registrazione e l’utilizzo sul territorio francese del marchio “Piadina” da parte dell’azienda svizzera, oltre a essere in contrasto con la registrazione della denominazione Piadina romagnola Igp, avrebbe ingannato e creato disorientamento nel consumatore.

Anni fa la società svizzera in questione aveva registrato in Francia il marchio “‘Piadina”: il Consorzio di tutela ha contestato la registrazione, sostenendo che il termine è generico e non può essere registrato come marchio, e dopo un lungo contenzioso l’Istituto nazionale della proprietà industriale di Parigi ha accolto il ricorso italiano. Il consorzio è riuscito a dimostrare attraverso una dettagliata ricerca di mercato che oggi in Francia, diversamente dal passato, la parola “piadina” identifica, appunto, la piadina. Quindi la registrazione e l’utilizzo sul territorio francese del marchio “Piadina” da parte dell’azienda svizzera, oltre a essere in contrasto con la registrazione della denominazione Piadina romagnola Igp, avrebbe ingannato e creato disorientamento nel consumatore. Tra le prove depositate agli atti dal consorzio romagnolo c’era anche il video registrato durante la visita in Romagna della presidente della Commissione europea, Ursula Von del Leyen, all’indomani dell’alluvione del 2023. In quell’occasione la presidente aveva elogiato pubblicamente «questo meraviglioso pane piadina», dimostrando così che questa parola serve a identificare qualsiasi prodotto fatto in un determinato modo, e non il prodotto di una singola azienda solamente.  «Il contenzioso vinto in Francia – si legge in una nota – rappresenta un nuovo tassello nell’attività di tutela del consorzio, già impegnato in Brasile, Canada, Regno Unito e Giappone per contrastare usi impropri del nome Piadina. Un lavoro costante che rafforza l’identità e la protezione del “pane della Romagna” sui mercati internazionali».

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